Milan la cessione del belga potrebbe diventare un rimpianto e il paragone con un ex Inter inizia già a far discutere.
Non è certamente l’estate migliore che potesse immaginarsi e augurarsi Charles De Ketelaere. Arrivato solo un anno fa al Milan come un predestinato, come uno che avrebbe dovuto accendere la luce del gioco dei rossoneri, salvo poi ritrovarsi quasi come giocatore da cedere. Ebbene sì, perché dopo 40 partite tra Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, il belga non è mai riuscito ad incidere come e quanto ci si sarebbe aspettati da lui.
Sarà stata forse la giovane età o forse il campionato differente o forse il fatto di arrivare in una squadra che, dopo aver vinto lo scudetto, si è sentita un momento appagata. E forse, proprio per questo, non ha aiutato De Ketelaere nel comprendere appieno quelle che potevano essere le minacce del calcio italiano e come affrontarlo in maniera adeguato per poter ottenere gli stessi brillanti risultati di un Kvaratskhelia.
Milan, De Ketelaere può diventare un rimpianto
Fatto sta che, dopo una stagione così deludente, soprattutto dopo aver investito 35 milioni per acquistarlo dal Bruges, in casa rossonera si continuano ad interrogare su cosa fare con il giocatore. Cederlo in prestito? Cederlo a titolo definitivo? Dargli un’altra possibilità? Tutte domande a cui si riescono a dare mezze risposte. Anche perché, cedendolo definitivamente, sorge anche una paura: la crescita del calciatore in una squadra concorrente e l’aver perso così l’occasione di avere un top player in rosa.
A parlare della situazione del belga è stato il giornalista Cristiano Ruiu, che ai microfoni di TVPLAY_CMIT ha detto: “De Ketelaere mi ricorda Bergkamp che all’Inter sembrava fuori luogo, poi in Premier League si è consacrato ma il calcio italiano all’epoca era superiore nettamente a quello inglese. Il problema di De Ketelaere è che non è adatto al calcio italiano al pari di Adli. E’ arrivato con qualche problema, si è dovuto fermare per il Mondiale. Una squadra che lotta per non retrocedere non so se può permettersi De Ketelaere per come corre. E’ un lusso averlo. Il calcio italiano ed il suo ritmo non sono roba sua”.
Indubbiamente, non è da tutti ambientarsi subito nel campionato italiano e nel Milan ci sono già stati altri calciatori che hanno riscontrato le stesse difficoltà. Per Ruiu però il caso del belga è diverso: “Non si può paragonare De Ketelaere a Leao. Il portoghese faticava il primo anno, ma si vedeva che aveva delle doti fuori dal comune. L’interrogativo riguardava la continuità. De Ketelaere non ha fatto vedere nulla. Se non sei convinto di dargli una seconda possibilità, allora è giusto cederlo”,