Una telenovela che sta stancando e rendendo la situazione molto pesante tra il giocatore e il presidente
Un caso rovente. Luis Alberto contro Lotito e viceversa. Ecco come stanno le cose per davvero. Un tira e molla che non sta aiutando la Lazio e soprattutto Maurizio Sarri. Quando tutto si pensava fosse ormai risolto, ecco che la grana scoppia in tutto il suo fragore. E fa un rumore ancora più assordante del messaggio social che era stato diffuso qualche giorno fa, ricordate? Quel “C’è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù”, scritto da Luis Alberto sulla sua pagina Instagram. Parole misteriose, secondo tanti, non per Tvplay.it che subito spiegò di cosa si trattava. Era un messaggio rivolto direttamente a Lotito su una promessa che non era stata mantenuta. Si parlava di contratto e di cifre discordanti rispetto a quello che era stato pattuito il 4 luglio in un incontro nella Capitale a Villa San Sebastiano, il quartier generale del presidente della Lazio.
In quell’incontro c’erano il patron Lotito, Luis Alberto, arrivato direttamente dalla Spagna dove era in vacanza, i suoi procuratori, e due dirigenti come Calveri e Fabiani. Una riunione che dura bene o male un paio d’orette scarse, alla fine 4,5 milioni di euro a stagione fino al 2027 e brindisi con champagne fatto recapitare apposta dal presidente. Tutti sorridenti e strette di mano. Lotito gli garantisce che entro una decina di giorni si passerà alla firma, per via di cose burocratiche e per mettere tutto nero su bianco, bisogna attendere. Non c’è problema. Il giocatore, anche se ha rinunciato ad una proposta da mille e una notte dal Qatar, ben 10 milioni di euro più 2 di bonus per cinque anni, è contento di restare, anche perché la sua famiglia, questo vuole.
Il Mago si sente preso in giro, cambiate le cifre troppe volte
Da quel 4 luglio, invece di una decina di giorni, ne passano ventuno, arriva il contratto ad Auronzo e le cifre non sono quelle promesse anzi molto più basse, quasi identiche a quelle vecchie. A Pedro, invece, con contratto arrivato anche a lui, nessun fraintendimento. Passa qualche ora, monta la rabbia e parte il messaggio social su Instagram che si diffonde come un’onda sul web. Lotito subito lo chiama e gli promette che sistemerà ogni cosa. Il giorno dopo arriva un altro contratto, meglio distribuito, ma tante pagine da leggere, la prima impressione sembra buona tanto che torna in campo, gioca l’amichevole e c’è il sorriso con tutti. Lo spagnolo consegna tutto ai suoi legali e ai suoi procuratori che, dopo qualche giorno, gli fanno notare delle scritture, delle date e delle cifre sui bonus e sul fisso, diverse. Alla fine, c’era stata sì qualche correzione, ma tutto ancora a ribasso, comunque, non le cifre pattuite il famoso 4 luglio con lo champagne. Apriti cielo. I bonus o quei 140 mila euro che sarebbe il motivo del contendere, secondo qualche ricostruzione, non corrisponde alla verità. E la conferma arriva dalla You First che dirama un comunicato, chiarendo che c’è la volontà di “firmare il rinnovo ma per motivi sconosciuti ad oggi la firma non c’è”.
Luis Alberto si sente preso in giro, non è tranquillo, ne parla addirittura con Maurizio Sarri che ne comprende il fastidio, anche se gli chiede di continuare ad allenarsi e di parlarne col numero uno in persona. Lo spagnolo lo fa, ma dopo qualche giorno, visto che il presidente non fa che negarsi al telefono sia a lui che ai suoi procuratori, non ci vede più. Si eclissa e in un certo senso sparisce dai radar, lamentando un problema. La squadra si allena, lui non c’è, la Lazio parte per Birmingham, ma il Mago non si presenta. La società è furibonda, vuole spiegazioni, ma lui niente. La You First dirama un comunicato e attende una chiamata da parte di Lotito, anche lui furente per questa situazione. Ma solo il patron può risolvere la grana, mantenendo la parola e i 4,5 milioni che aveva promesso il 4 luglio a Villa San Sebastiano. Parte tutto da lì.