Al Milan sarà una sfida di nervi per Okafor. Nuovo ambiente, nuovi obiettivi, campionato più difficile: solo così proverà ad imporsi a San Siro.
Noah Okafor è un calciatore particolarmente talentuoso, giovane e consapevole dei suoi mezzi. Nato in Svizzera da padre nigeriano e madre svizzera, conosce i valori dei sacrifici che i suoi genitori hanno fatto per metterlo su al mondo e crescerlo nel migliore dei modi. Dopo l’esperienza con il Basilea e il Salisburgo, ora la grande sfida con il Milan.
Il nuovo attaccante della formazione rossonera è stato descritto ai nostri canali come un giocatore tecnicamente molto valido, dal grande potenziale, ma dall’autostima smisurata. “Poco umile – ha confermato il giornalista della Radiotelevisione Svizzera in lingua italiana Armando Ceroni – Al Milan devono migliorarlo dal punto di vista della personalità, sul carattere, sulla concentrazione e sulla vita anche”. Per affrontare questa nuova vita, Okafor non cambia abitudini. Infatti, come affermato nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, il calciatore svizzero ha deciso di mantenere vicino a sé una figura importantissima per la sua persona e per la sua carriera da giocatore.
Okafor ha un mental coach: il motivo
Nel corso della chiacchierata con la Rosea, Noah Okafor si è presentato ai tifosi, raccontando alcuni aspetti di sé, le sue ambizioni, i retroscena della trattativa con i rossoneri. Ma ha anche confermato di avere un mental coach che da anni lo segue passo dopo passo, per aiutarlo a non sbandare nel suo percorso calcistico (e non solo).
“Credo sia importante per un giocatore giovane avere un mental coach – sostiene Okafor – Con questa vita abbiamo sempre pressione dentro e fuori dal campo: parlare con qualcuno è davvero importante per me“. Insomma, la figura esperta che segue gli sportivi aiuta gli stessi a centrare gli obiettivi prefissati con i propri allenatori e con la propria squadra. Al giorno d’oggi, sono sempre di più gli atleti che si affidano ai mental coach per riuscire a gestire tutte le proprie potenzialità e migliorare tutti gli aspetti comportamentali e non solo, volti a conseguire un traguardo.
Alla Gazzetta, l’attaccante rossonero ha anche rivelato di avere un tatuaggio molto significativo: “Ho scritto “Be your own hero” (sii l’eroe di te stesso) perché penso ogni giorno di poter decidere cosa fare. Dipende solo da me, sono io il capo di me stesso”. Insomma, Noah non pecca di determinazione. La stessa che servirà sul terreno di gioco per ritornare campioni d’Italia, come un paio di stagioni fa.