La Roma ha rallentato sul mercato e ad un mese dal gong mancano ancora un centravanti e una mezzala: Mourinho è furioso.
A Roma il calciomercato si svolge nel silenzio generale della società capitolina che ha messo in mano a Tiago Pinto un centinaio di pezzi di puzzle, con l’obbligo di doverli incastrare tutti prima che il 1 settembre scocchi le ore 20
Un lavoro di coincidenze tra cessioni e acquisti, che alla fine della fiera dovranno portare la Roma ad essere più forte di quella che ha chiuso la stagione contro lo Spezia, ottenendo un piazzamento europeo più che in extremis.
Mourinho furioso: la Roma ha bisogno di investire per la Champions League
Eppure Mourinho non sembra essere poi così contento della prospettiva che gli si pone davanti: dopo due stagioni da mister della Roma, anche per via di un palleggio non esattamente spumeggiante, il tecnico è spesso finito sul banco degli imputati; se la risposta del portoghese, però, è sempre stata in relazione al livello non eccelso della squadra, lo special one non attenderà ancora.
Nelle prime due stagioni, utilizzando il materiale che aveva a disposizione, ha reso la Roma un fortino inespugnabile in fase difensiva, tattica che è valsa due finali europei, ma che non ha mai portato la compagine giallorossa nei primi quattro posti.
L’arrivo di N’Dicka migliora ancora un reparto già di per sé ottimo, ma serve uno sforzo ulteriore per arrivare al quarto posto.
Innanzitutto il rinnovo di Paulo Dybala, con tanto di clausola scaduta nella notte, non può che significare che la Joya continuerà in giallorosso.
Da qui c’è l’obbligo di arrivare a prendere una punta, necessaria dopo l’infortunio di Tammy Abraham: il primo nome è quello di Scamacca, con Pinto pronto a mettere sul piatto solamente un prestito, che eventualmente diventerebbe riscatto obbligatorio con il piazzamento Champions.
Sullo sfondo resta Morata, che non si muove al di sotto di una cifra pari a 20 milioni di euro. Quei soldi, però, i capitolini potrebbero arrivare a spenderli solamente con l’eventuale cessione di Roger Ibanez, che dall’arrivo della centrale ex Francoforte rischia di non trovare più spazio, soprattutto se combinato con il ritorno di Llorente.
Quindi il discorso mezzala: Renato Sanches resta l’obiettivo numero uno e l’accordo appare estremamente vicino.
Sarà un prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, con la speranza che non sia un Wijnaldum 2.0.
La Roma, tassello dopo tassello, sta costruendo la squadra per arrivare in Champions League, ma serve un’accelerata e mister Mourinho non sembra poi così tranquillo.