Palladino ha rilasciato un’intervista su diversi temi, da Berlusconi al primo coming out in Serie A, il parere dell’allenatore del Monza.
Mentre l’inizio della nuova stagione di Serie A si avvicina sempre di più, l’attenzione è sempre catalizzata dal calciomercato, soprattutto delle big. Tra colpi e trattative La Repubblica si è concentrata su una figura che quest’anno potrebbe regalare diverse sorprese già lo scorso anno ha dimostrato di meritare la riconferma: Raffaele Palladino. L’allenatore del Monza ha toccato molti argomenti nell’intervista tra cui un tema particolarmente caldo in questo momento, il coming out di Jankto ed il tema dell’omosessualità in Serie A.
Il campionato di Serie A riparte con le solite big a contendersi lo Scudetto e le griglie ancora da formarsi, ma quest’anno porterà con sé anche tante altre novità. Ci saranno tante prime volte di varia natura, dal primo campionato senza Berlusconi alla prima volta in cui ci sarà un calciatore dichiaratamente omosessuale in un club italiano.
Un tema che ha suscitato la veemente reazione di uno degli allenatori rivelazione dello scorso torneo. Raffaele Palladino, che è subentrato a Stroppa in un momento nero per i brianzoli fino a portarli addirittura nella colonna di sinistra della classifica. L’allenatore che si ispira a Lippi e Guardiola dimostra di avere grande personalità anche fuori dal campo e le sue dichiarazioni sul “caso-Jankto” non passano inosservate.
Quando ha esordito contro la Juventus Raffaele Palladino pareva dovesse essere soltanto un ripiego in attesa di un vero traghettatore o un nuovo allenatore. Invece la vittoria inattesa contro i bianconeri è stato solo l’inizio di un cammino esaltante che gli ha garantito la riconferma da parte di Galliani.
Un allenatore che ha dimostrato una grandissima personalità e che è stato in grado di diventare alla prima esperienza in Serie A addirittura un “ammazza grandi“, visti i suoi risultati contro i bianconeri, l’Inter e altre big che al Brianteo e non solo hanno salatamente pagato dazio.
Palladino però non si risparmia neanche fuori dal campo e quando si parla di omofobia e razzismo ha le idee molto chiare. Alla domanda sul perché nel calcio maschile si è sempre fatto finta che l’omosessualità non esistesse, l’allenatore va dritto al punto. “Ipocrisia. Credo sia giunto il momento di superare queste paure e vivere serenamente questo tema, che è una cosa normale – ha dichiarato Palladino – Siamo nel 2023, la nostra mentalità deve essere aperta“.
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