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Osimhen, l’agente ha già lasciato il ritiro: niente rinnovo, svelato il motivo del viaggio

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Niccolò Matteucci

I tifosi del Napoli devono ancora attendere per la fumata bianca sul rinnovo di Osimhen, la ragione del blitz di Calenda a Castel di Sangro.

Il Napoli si è spostato da Dimaro a Castel di Sangro, ma la situazione per quanto riguarda il rinnovo di Victor Osimhen non ha ancora avuto la svolta tanto attesa dai tifosi della squadra campione d’Italia. I più avevano sperato che la presenza del procuratore dell’attaccante nigeriano Roberto Calenda, ha di fatto illuso tutti. Ad oggi non c’è ancora una data fissata per il tanto atteso incontro con il presidente De Laurentiis, ma sono stati svelati i motivi della visita del procuratore in Abruzzo.

Victor Osimhen, Napoli. (ansa-tvplay)

Il Napoli si avvicina all’avvio della nuova stagione con un pesante quanto meritatissimo Scudetto sul petto. Il tricolore farà sì che tutti i fari saranno puntati come ovvio che sia sui campioni in carica, che dopo dei cambiamenti importanti dovranno dimostrare di essere ancora la squadra da battere.

In attesa del sostituto di Kim, figura fondamentale nella conquista del titolo, i tifosi si augurano che oltre al sudcoreano, oltre che a Spalletti e Giuntoli, nessun altro protagonista lasci gli azzurri. In particolare Victor Osimhen. Il centravanti nigeriano nonché capocannoniere della Serie A fa comprensibilmente gola a tanti e questo sia De Laurentiis che Calenda lo sanno bene. La partita a scacchi per il rinnovo però non ha avuto luogo a Castel Di Sangro, dove il procuratore di Osimhen si è recato molto recentemente.

I motivi del blitz nel ritiro del procuratore di Osimhen

Le carte sono pressoché scoperte, a meno che qualcuno non abbia qualche asso nella manica. Il gioco e gli obiettivi di Aurelio De Laurentiis e Roberto Calenda sono chiari. Il procuratore vorrà sicuramente far valorizzare il più possibile il rendimento del suo assistito, si parla di raddoppiamento dell’ingaggio, mentre sul fronte presidenziale la priorità è il ritocco della clausola di rescissione.

Aurelio De Larentiis e Victor Osimhen, Napoli. (ansa-tvplay)

Se De Laurentiis vuole chiudere alle cifre da lui proposte però la clausola non potrà essere di 200 milioni di euro come sperato, ma più realisticamente in una cifra più vicina ai 150 milioni. Il braccio di ferro sostanzialmente si giocherà qui. Quando? Non si sa. Nonostante Calenda abbia visitato il ritiro per incontrare il suo assistito.

I motivi però non avevano nulla a che vedere con l’accordo sul rinnovo contrattuale, o meglio, non quello con il Napoli. Infatti come riportato da Sky Sport, risulta che i due abbiano parlato di questioni legate agli sponsor e nient’altro.

Niccolò Matteucci

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