Juve-Milan, l’analisi: Reijnders dominante, Weah rimandato

La Juve batte il Milan ai rigori, dopo il pareggio nei novanta minuti: bene Reijnders, Weah rimandato.

Finisce in pareggio il match in notturna tra Juventus e Milan. Dunque ai calci di rigore trionfano i bianconeri, complice l’errore di Luka Romero, scivolato su una buca in prossimità del dischetto e la grandiosa risposta di Pinsoglio sul penalty di Pobega.

Reijnders
Juve-Milan, l’analisi: Reijnders dominante, Weah rimandato – (LaPresse, TvPlay)

Due volte vanno avanti i rossoneri e due volte si fanno riprendere da una compagine, quella bianconera, che ad eccezione dei primi minuti, appare invece stavolta molto più interessante.

Manovre veloci e calcio più verticale rispetto a quando ci eravamo lasciati hanno permesso a Massimiliano Allegri di mettere in mostra sicuramente qualcosa di nuovo.

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Per i rossoneri il migliore in campo e senza alcun dubbio Thiaw, che prima sblocca la partita con un colpo di testa, direttamente da calcio d’angolo di Theo Hernández, poi serve a Oliver Giroud il pallone del nuovo vantaggio, facendo una splendida torre sempre da calcio piazzato.

McKennie
Juve-Milan, l’analisi: Reijnders dominante, Weah rimandato – (LaPresse, TvPlay)

Bene anche il francese, che però fa e disfa, segnando la rete del due a uno, ma deviando in modo fortuito il colpo di testa di Rugani che vale il pareggio al termine dei novanta minuti.

Fra i nuovi, spunta la gara positiva di Reijnders, che lotta su ogni pallone e serve un assist d’oro al centravanti francese, che però sbaglia.

Non male nemmeno Loftus-Cheek, che si vede meno rispetto alla gara con il Real Madrid, ma che comunque da fisicità in mezzo al campo.

Sprazzi interessanti anche di Christian Pulisic, con tanto di cambio ruolo con Rafa Leão per destabilizzare gli avversari.

Dalla parte opposta il migliore in campo è il solito Federico Chiesa, sempre pericoloso con il pallone tra i piedi.

Non male neppure capitan Danilo, che segna il goal del momentaneo 1-1, ma soprattutto dimostra di essere sul pezzo con giocate e chiusure sempre attente.

Meno lucida la partita di Weah, schierato a tutta fascia, ma che fatica non poco a tenere Theo sulla sua corsia. Limitandosi all’attenzione massima in ripiegamento, ne perdono anche i suoi spunti offensivi, tanto che la storia cambia quando all’ora di gioco entra Soulè.

Se per i rossoneri è difficile trovare qualcuno sotto la sufficienza, per la vecchia signora non ha convinto a pieno Weston McKennie, dal quale, giocando in casa, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più.

Il secondo test amichevole del diavolo passa agli archivi, con, al contrario, la squadra di Massimiliano Allegri a dimostrare che, nonostante questo fosse il primo impegno dopo l’amichevole annullata contro il Barcellona, comunque i ragazzi di Stefano Pioli non gli sono avanti.

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