Colpaccio a Formentera di Enrico Camelio e Vincenzo Credendino con le rivelazioni di un amico d’infanzia del talento del Milan Luka Romero.
Continua la caccia a scoop calcistici e affini da parte di Enrico Camelio e Vincenzo Credendino sull’isola di Formentera. Stavolta i due inviati di TvPlay hanno incontrato un amico d’infanzia del talento argentino Luka Romero, passato dalla Lazio al Milan e recentemente esaltato dalla stampa nostrana e internazionale per il gol mozzafiato in amichevole contro il Real Madrid. Proprio La Liga spagnola poteva essere nel suo destino se le cose fossero andate diversamente, con un interessamento del Barcellona addirittura all’età di 10 anni. Questo però non è l’unico aneddoto interessante dell’intervista, c’è anche un vizio che il trequartista non si è ancora tolto da quando era ragazzino.
Nel calciomercato low-cost della Serie A in cui non approdano stelle di valore assoluto a suon di milioni, la vera libidine è scoprire talenti finora inespressi e sognare, che come si suol dire “non costa nulla”. Per scomodare un’altra citazione importante, in questo momento per i tifosi milanisti Luka Romero è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, che vedono in lui un nuovo Leo Messi in erba, specialmente dopo il sinistro all’incrocio dei pali nell’amichevole contro il Real Madrid.
Il 18enne rossonero è nato in Messico, da padre argentino e nazionale U20 dell’Argentina, è però cresciuto in Spagna. Prima di arrivare alla Lazio nel 2021 infatti il trequartista è diventato un calciatore a tutti gli effetti nelle file del Maiorca. Ecco perché sull’isola di Formentera non è stato impossibile trovare un suo amico d’infanzia. La fortuna è stata tutta dei nostri Enrico Camelio e Vincenzo Credendino che hanno intervistato il ragazzo.
Le rivelazioni sul giovanissimo Luka Romero
Enrico Camelio e Vincenzo Credendino per caso mentre si recavano a noleggiare un motorino hanno conosciuto Isam, un ragazzo che giocava insieme a Luka Romero, esattamente nel Racing Formentera. “Era veramente bravissimo, poteva fare 8 gol a partita e aveva un dribbling incredibile – dice l’amico d’infanzia – nonostante giocasse con noi che eravamo un po’ più grandi. Aveva la palla sempre attaccata al piede“.
Alla domanda se sospettasse che sarebbe diventato un professionista Isam non ha dubbi: “Sì, assolutamente. Era incredibile come giocava. Gli davi la palla e sapevi che avrebbe fatto meraviglie“. Allora a quel punto Camelio ricorda il fatto che uno dei motivi accreditati a Sarri sul via libera a Romero in scadenza di contratto sarebbe perché tiene troppo la palla. “È vero! – conferma l’amico – però faceva bene“.
A quel punto viene chiesto anche se già da piccolo Luka Romero avesse ricevuto offerte da club importanti. “Lui diceva che il Barcellona lo voleva, ma lui non era sicuro perché aveva soltanto 10 anni – racconta ancora Isam – noi non sapevamo se credergli o se stesse scherzando, ma probabilmente era vero. Poi infatti è andato al Maiorca e poi alla Lazio“.