Juventus in piena preparazione precampionato ma anche con il rebus Pogba di nuovo fermo per infortunio e con il possibile addio.
Avere 30 anni e sapere, o almeno credere, di poter dare ancora molto. E’ questo ciò che sta pensando in questo momento Paul Pogba. Ed è questo pensiero che porta la Juventus a trovarsi nel limbo di decidere sul cosa fare del francese nel prossimo futuro. Indubbiamente, ai bianconeri serve ripartire con un nuovo progetto tecnico, liberandosi di quei calciatori che non possono dargli più quelle garanzie tecniche e fisiche.
In effetti, nell’ultima stagione l’ex Manchester United ha disputato a stento 10 partite tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League a causa dei vari infortuni e questo, porta a pensare che, forse, non potrebbe essere il giocatore adatto su cui puntar per un pronto riscatto già nel prossimo campionato. Se a questo, si aggiunge anche il lauto ingaggio, è normale pensare che la società bianconera abbia pensato anche solo per un momento a volerlo cedere.
Juventus, rebus Pogba
A volte però le ragioni di cuore, così come le possibilità di giocare ancora per la Francia ad Euro 2024 in caso di ottimo campionato con la Juve, portano anche a fare delle valutazioni che vanno oltre l’aspetto economico. Difatti, Pogba proprio per questi motivi ha deciso di volersi rilanciare a Torino e di rifiutare le offerte provenienti dall’Arabia Saudita. Il fatto però che possa tornare a giocare tra un mese, pare abbia rimesso tutto di nuovo in discussione, compreso anche un suo possibile addio. Un rebus che rischia di creare scompiglio all’interno del mondo bianconero.
A parlare del centrocampista francese è stato Antonio Barillà, giornalista de “La Stampa”, che ai microfoni di TVPLAY_CMIT ha detto: “Pogba in buone condizioni sarebbe un buon acquisto, per carisma, per gol, tra l’altro è anche in una posizione particolare alle spalle delle punte nel centrocampo. La scelta dell’Arabia è sua, per ora l’ha respinta non so con gli arabi quanto possiamo esporci, ho visto giocatori avere rilanci tali da metterti in condizioni in cui difficilmente puoi dire no. Bisogna capire se per Pogba è una normale questione di tempi o no, ce lo potranno dire i medici, un pizzico di preoccupazione c’è, veniamo da un anno che gli ha fatto fare solo dieci spezzoni. Non avere certezze per un mese inquieta”.