L’assemblea della Lega Serie A con Dazn, Mediaset e Sky si è conclusa con un nulla di fatto, qual è l’iter in caso di mancato accordo.
I diritti di trasmissione tv e streaming per la Serie A nel periodo dal 2024 al 2029 non sono ancora stati assegnati. L’ambizione era quella di andare ad aumentare il guadagno, invece le offerte sono addirittura più basse di quelle del triennio che sta per terminare. La Lega Serie A ha dunque convocato una nuova assemblea. Dopo la comunicazione ufficiale sull’esito del confronto odierno, l’organo che cura gli interessi della massima serie italiana ha definito i termini e l’iter in caso di mancato accordo.
Sono tempi duri per la Serie A, che nella stagione conclusasi neanche due mesi fa credeva di aver riportato in auge il suo appeal. Sembrava infatti di essere tornati ai primi anni 2000 con la massiccia partecipazione di squadre nostrane alle fasi finali di tutte le competizioni Uefa. La doccia fredda invece è arrivata ben presto con la presa visione delle offerte da parte dei tre principali broadcaster italiani per accaparrarsi i diritti di trasmissione dei match del campionato dal 2024-25 al 2029.
Ieri sera la Lega Serie A ha tenuto un secondo confronto con trattative private con le singole emittenti per ricevere delle offerte migliorative per i diritti audiovisivi del campionato di Serie A per il prossimo quinquennio. Come specificato nelle norme le offerte ricevute resteranno valide e saranno da considerarsi vincolanti fino al prossimo 15 ottobre. Fino a quel momento ci saranno nuove occasioni per trattare, dal momento in cui la Lega intende comunque massimizzare il valore dei diritti, specialmente trattandosi di un periodo più lungo. Cosa succede però se le offerte continueranno a non soddisfare i club?
Verso il canale ufficiale della Serie A
Saranno decisivi quindi i prossimi mesi. Dazn, Sky eMediaset terranno il punto e non scenderanno a compromessi, oppure una delle tre proverà il colpaccio?
Difficile dirsi, potrebbe occorrere una riforma o dei provvedimenti contro la pirateria che facciano sentire più al sicuro gli investitori, ma al momento la strada che sembra essere sempre più vicina è quella del canale ufficiale della Lega Serie A.
Qualora le offerte pervenute dovessero essere ritenute ancora non congrue dai club, si darebbe il via alla terza fase del bando. Questa fase prevede l’apertura delle buste riguardanti le offerte di sei soggetti interessati alla creazione del Canale di Lega.