Lotito si incontra con Urbano Cairo, collega del Torino col quale i rapporti sono tornati normali, ma adesso su Ricci è bagarre
Doveva essere il giorno di Samuele Ricci. L’incontro per trovare l’accordo definitivo e finale, chiudere l’operazione e cominciare ad accontentare Maurizio Sarri. E invece si è trasformato in un gioco d’azzardo finito non male, malissimo. per la Lazio, per il presidente e soprattutto per il tecnico che adesso sta davvero perdendo la pazienza. Aspettava giocatori in ritiro da quel dì, sperava di avere il play, ma rischia di non avere ancora nessuno, Castellanos a parte, anche se è una riserva. Di lusso, visto i 15 milioni spesi, ma sempre riserva è.
Nel giorno dell’appuntamento per il giocatore tanto richiesto da Sarri, Lotito si presenta davanti a Cairo con una proposta quasi da scherzo e soprattutto da scherno. Dai 20 milioni dai quali era partito e per i quali aveva ricevuto un secco no da parte di Cairo, il presidente biancoceleste si è presentato con una proposta che ha fatto quasi arrabbiare il patron granata che ha ringraziato e declinato ogni invito a continuare a trattare il suo giocatore con la Lazio.
Dai 20 milioni più bonus, Lotito ha presentato una proposta di 15 milioni più bonus
Il Torino con il diesse Vignati e patron Cairo quasi non credevano di aver sentito una simile proposta per il loro gioiello. E quando hanno capito che non si trattava di uno scherzo hanno prima rinviato ogni discorso e poi chiuso totalmente alla cessione. Per il momento, ma sembra a titolo definitivo, Samuele Ricci non si muoverà da Torino. Lotito era arrivato a 20 milioni più 2 di bonus, ma i granata avevano detto di noi dopo aver riflettuto. La Lazio ha insistito per rivedersi e affrontare di nuovo il discorso, ma quando si sono sentiti offrire 15 milioni più bonus che dovrebbero oscillare tra 4-5 milioni facilmente raggiungibili, hanno salutato e ringraziato.
Ora per Lotito non sarà facile rimettere le cose in careggiata anzi ora sarà difficile spiegare a Sarri che Ricci non viene perché la trattativa non è decollata. Ma forse l’allenatore quando saprà che il patron laziale dopo la prima offerta ne ha fatto un’altra più bassa, probabilmente non ci rimarrà bene anzi il suo nervosismo aumenterà sempre di più. Il presidente deve agire in fretta se non vuole che il ritiro si rovini e l’atmosfera diventi più pensate di quello che è, soprattutto dopo la contestazione che c’è stata nei suoi confronti da parte dei tifosi.