Inter, per la difesa idea Toloi: aspetti positivi e negativi del calciatore che renderebbe la compagine nerazzurra la più azzurra d’Italia.
L’Inter continua a lavorare sotto traccia nel calciomercato e dopo i problemi celebri sorti con Romelu Lukaku, con la decisione finale del duo Marotta-Ausilio di non affondare il colpo dopo il tradimento del belga, i nerazzurri avranno bisogno di capire chi prendere davanti per affiancare Lautaro Martínez e Marcus Thuram.
Non solo problemi in attacco, però, per la compagine di Simone Inzaghi che ha perso a parametro zero Milan Škriniar, difensore centrale tra i più forti in Europa, che ha scelto di non continuare in Italia, rifiutando ogni proposta di rinnovo e accasandosi al Paris Saint-Germain.
Idea Acerbi: ecco perché sarebbe perfetto per l’Inter di Inzaghi
L’idea, a questo punto, dopo aver puntato sul giovane Bisseck sarebbe quella di non andare ad investire sul mercato ingenti somme di denaro per arrivare a giocatori economicamente importanti.
Lo scorso anno lo slovacco ha giocato molto poco, ma nonostante ciò i nerazzurri sono arrivati in finale di Champions, centrando il piazzamento della più grande coppa europea mediante il campionato e vincendo tutte le coppe nazionali a disposizione.
L’ha fatto con l’ossatura completamente italiana, con il trio di difesa composto da Alessandro Bastoni, Francesco Acerbi e Matteo Darmian.
Gli ultimi due soprattutto sono stati completamente rivalutati dalla cura nerazzurra, con l’ex Parma reinventato braccetto di destra, lì dove mai aveva giocato prima d’ora.
Di azzurro, lista alla mano, c’è anche il titolare sulla corsia mancina: Federico Dimarco, 25enne, da sempre tifoso del club per il quale gioca, ha costretto il mister a mettere in panchina un calciatore forte e disciplinato come Robin Gosens, preso per fare il titolare alla partenza di Perišić ma mai effettivamente nel giro degli 11 di partenza.
Per allungare il reparto, Marotta pensa ad un altro azzurro in fase difensiva: la garanzia, come riporta oggi la Gazzetta dello Sport, si chiama Rafael Tolói.
Il braccetto di destra dell’Atalanta è stato naturalizzato qualche anno fa su richiesta del commissario tecnico Roberto Mancini, rimasto sorpreso positivamente dalle prestazioni dell’ex Roma nel trio difensivo di Gasperini.
Ha fatto parte del pacchetto dei convocati nell’europeo itinerante vinto post-Covid, ma soprattutto si è dimostrato una certezza per la difesa della dea.
Nessun calciatore, nemmeno i più giovani in rampa di lancio come Scalvini o Okoli sono mai riusciti a metterlo in panchina e in breve tempo è divenuto la bandiera e la sicurezza fatta persona della rodata macchina del Gasp.
Il difensore classe 90, però, ha compiuto 33 anni e nonostante sia intrigante, con i nerazzurri che potrebbero avere un pacchetto completamente italiano, dai vertici del club di Milano si dovrà fare i conti anche sul discorso anagrafico dei calciatori in rosa.
Ad oggi Tolói è un’idea nemmeno troppo remota, con l’interesse verso un calciatore che conoscerebbe alla perfezione il sistema di gioco di casa Inzaghi, senza dover perdere troppo tempo ad adattarsi a nuovi dettami tattici.