Il Milan pensa al futuro e ringiovanisce la rosa di ben tre anni in media: senza Maldini è cambiato tutto.
L’addio di Maldini, seguito poi dalla partenza di Sandro Tonali, aveva scosso l’ambiente rossonero e fatto rivoltare nelle piazze i tifosi del diavolo al grido di “Elliott via”.
Negli ultimi giorni, però, qualcosa è cambiato. La compagine di Stefano Pioli ha iniziato ad investire ingenti somme di denaro sul mercato per ricostruire una squadra ultra competitiva e soprattutto completa.
In mezzo al campo, ad esempio, lì dove si doveva sostituire non solo Sandro Tonali, ma anche l’infortunato Bennacer, il Milan ha preso Loftus-Cheek e Reijnders, due calciatori che per qualità e prospettiva potrebbero in futuro scrivere la storia dei rossoneri. Così come è stato importante bloccare Sportiello da vice-Maignan.
Rivoluzione Milan: il cambio drastico dell’età media è spaventoso
Il grosso, però, è stato fatto nella fase offensiva: sulla corsia mancina, ad esempio, è stato confermato Rafa Leão, con i rossoneri che combatteranno fino all’ultimo giorno di mercato per non lasciarlo partire.
Dietro di lui, c’era Ante Rebić, che nella scorsa stagione si è visto poco o nulla e che i rossoneri valutano come esubero.
Dalla parte opposta era partita già da un po’ la ricerca del titolare, con l’ultima annata disputata solamente con Saelemaekers e Messias. Quindi la trequarti campo, che con la partenza di Brahim Díaz, il quale è tornato a Madrid dopo la scadenza del prestito, ha lasciato la batteria in mano solamente a De Ketelaere e Adli.
Tranne lo spagnolo, nessuno di questi ha ancora lasciato ufficialmente il Milan, ma è semplice pensare che ciò possa accadere nei prossimi giorni.
Qui i rossoneri hanno svecchiato completamente la rosa, andando a prendere Christian Pulisic, 24 anni in carta d’identità, Luka Romero, appena maggiorenne e Samuel Chukwueze, 24 anni compiuti da un mese.
Come se non fosse abbastanza, in attacco Origi è pronto a partire, con Zlatan Ibrahimović che ha scelto di ritirarsi.
Rimarrà quindi solamente l’esperienza di Oliver Giroud, con Lorenzo Colombo (classe 2002) e Noah Okafor (classe 2000) a prendere il posto nelle caselle mancanti.
Il dato che spaventa è quello relativo all’età media: se al termine della scorsa stagione, si parlava di un attacco di 28.1 anni, dopo nemmeno un mese i rossoneri sono a 24.8.
L’attacco titolare è passato da essere Brahim (22 anni), Leao (22 anni), Messias (31 anni) e Giroud (35 anni) a giocare con Pulisic (24 anni), Chukwueze (24 anni), Leao (23 anni) e Okafor (23 anni). Uno stravolgimento obbligatorio, che permette ai rossoneri di arrivare uno svecchiamento che mira solamente al futuro.