Dusan Vlahovic nel mirino del Real Madrid: qual è stato il rendimento dei grandi bomber nella gestione di Carlo Ancelotti
Se il PSG sembrava l’unica destinazione utile per Dusan Vlahovic, per l’attaccante serbo si sta aprendo una nuova pista. E decisamente rilevante, perché si tratta del club più prestigioso d’Europa e del Mondo, il Real Madrid. Le merengues hanno bisogno di un centravanti dopo l’addio di Benzema volato in Arabia Saudita e, viste le difficoltà nell’arrivare a Mbappé, hanno posato gli occhi proprio in Italia.
Servono 70 milioni di euro per ingaggiarlo ed è auspicabile che le merengues possano anche puntare ad un piccolo sconto per abbassare la cifra da sborsare. L’eventuale trasferimento in Liga di Vlahovic, darebbe il via ad una sorta di effetto domino. In casa Juve, ceduto Vlahovic, si avrebbero i fondi necessari per fiondarsi su Romelu Lukaku, al momento l’obiettivo numero uno per l’attacco, con tanto di sgarbo sul mercato all’Inter.
E questa operazione coinvolgerebbe anche il PSG; i francesi, con Mbappé in squadra, non avrebbero necessità di ingaggiare un nuovo centravanti, anche se nel mirino c’è la stella del Benfica Goncalo Ramos.
Vlahovic al Real Madrid: il rendimento dei bomber con Ancelotti
Per Vlahovic potrebbe essere decisamente la svolta trasferirsi al Real Madrid; certo, l’ultimo serbo, non ha avuto gran fortuna nel club, considerato come Jovic abbia toppato. I bomber, però, con Ancelotti sono sempre stati super prolifici.
Ad iniziare da Hernan Crespo, il bomber avuto nell’esperienza parmense prima e nel Milan nella stagione 2004/2005; uno degli attaccanti che deve molto o tutto della sua carriera ad Ancelotti è senza ombra di dubbio Pippo Inzaghi. Le annate milaniste per l’ex numero 9 sono state pazzesche, tanto che l’attuale allenatore della Reggina fu uno dei punti fermi di quella squadra.
E nel Milan con Ancelotti in panchina diede il meglio di sé anche Shevchenko; fu proprio con il tecnico di Reggiolo in panchina che l’ucraino vinse il Pallone d’Oro. E con Ancelotti brillò anche un certo Didier Drogba; nel Chelsea, 29 reti in 32 gare disputate che valsero la conquista della Premier League.
Decisivo per la Décima, invece, Cristiano Ronaldo; in quella stagione vinse anche il Pallone d’Oro il lusitano, che brillò di luce propria anche grazie alla costruzione dell’intera squadra su di lui. E lo score nel biennio fu clamoroso; 112 gol in 101 gare. E Pallone d’Oro anche per Benzema; il francese è stato il protagonista della la 14ma Champions League del Real Madrid e di un’annata pazzesca, con Ancelotti in panchina.