L’ossessione per i rigori, l’idolo Buffon: chi è Caprile, il nuovo portiere della Serie A. Il numero uno del Bari è stato la rivelazione del torneo cadetto
Chi lo ha visto giocare spesso lo definisce, forse con un eccesso di enfasi, il “nuovo Buffon“. La certezza però è che Elia Caprile, ventuno anno, nato a Verona ma napoletano di origine, è stato senza ombra di dubbio il portiere rivelazione dell’ultimo campionato cadetto.
Il giovane estremo difensore che ha già vissuto un’esperienza all’estero, per due stagioni ha fatto parte della rosa del Leeds allenato da Marcelo Bielsa, ha trovato la sua consacrazione a Bari dove da titolare della porta dei galletti ha fatto strabuzzare gli occhi agli scout di tutti i principali club italiani.
Prestazioni di altissimo livello che hanno fatto innamorare i tifosi baresi e che hanno contribuito a portare in alto i galletti a a sfiorare la clamorosa impresa della promozione in Serie A. Grazie a una stagione del genere, Caprile ha attirato l’attenzione di grandi club come l’Inter e di altre società di prestigio come Genoa e Torino. Alla fine però a spuntarla è stato il Napoli che nelle ultime ore pare aver bruciato la concorrenza e definito il suo acquisto a titolo definitivo.
Caprile però non approderà subito nella rosa del club neo campione d’Italia, ma sarà quasi certamente girato in prestito per un anno all’Empoli, orfano di Vicario ceduto in Premier League qualche settimana fa. Nella squadra di Paolo Zanetti, Caprile potrà recitare un ruolo da protagonista e saggiare per la prima volta il palcoscenico della Serie A. Un’esperienza più che utile, anzi necessaria a completare un percorso professionale di alto profilo. La sensazione è che il Napoli abbia fatto la scelta giusta nell’investire su un prospetto di questo livello.
Caprile nonostante la giovane età sembra decisamente più maturo dei suoi ventidue anni ancora da compiere: umile, determinato, ambizioso senza essere arrogante. E soprattutto meticoloso nel lavoro settimanale. In un’intervista rilasciata al termine di una gara dello scorso campionato, match che lo aveva visto respingere un calcio di rigore, ha svelato alcuni dettagli significativi: “Insieme allo staff ogni settimana studio i rigoristi della squadra avversaria di turno, così da farmi trovare pronto“.
L’indizio di una cura maniacale di tutti i dettagli della propria professione. Il suo idolo? Manco a dirlo, Gigi Buffon. “Diventare come lui? Non è possibile, lui è una leggenda“. E forse è così, ma il giovane Elia è comunque avviato a una carriera niente male.
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