Cristiano Ronaldo non si smentisce mai: frecciate a Leo Mssi e Ceferin. L’attaccante si espone anche sulla Serie A
Cristiano Ronaldo è stato il precursore, l’apripista o, se preferite, una sorta di Indiana Jones. Lo scorso mese di gennaio, dopo il Mondiale in Qatar ed il gran litigio con il Manhester United, decise di lasciare il calcio europeo per volare in Arabia Saudita, sedotto dai milioni di euro dell’Al Nassr.
Una scelta che non rimpiange l’attaccante lusitano, ed ha voluto sottolinearlo in una recente intervista, l’ultima rilasciata. “Non tornerò al calcio europeo, la porta è completamente chiusa“, ha ammesso, spiegando come vi sia un calo di qualità nel calcio europeo; “la Premier League è l’unico valido campionato, più avanti rispetto a tutti gli altri“.
Una presa di posizione chiara da parte del bomber lusitano che ha avuto una carriera fulgida. Se negli ultimi sei mesi è stato di fatto un monopolio il suo in Arabia Saudita, a partire dalla prossima stagione troverà un campionato decisamente molto più competitivo, ricco di stelle. Ed ovviamente, si è attribuito tutti i meriti.
Cristiano Ronaldo, che ha poi nuovamente affermato come non terminerà la carriera in Europa, ha sottolineato come tutti i calciatori si stiano trasfererendo in Arabia Saudita grazie a lui. “È stata al 100% cruciale per gli altri calciatori la mia decisione di giocare in Arabia” ha sottolineato, spiegando come ora tutti i campioni stiano accettando la Saudi League.
“La Serie A era morta quando arrivai alla Juve e si è rianimata dopo la mia firma, Cristiano genere un maggiore interesse ovunque si trasferisca” ha voluto sentenziare. Ronaldo rigenera campionati, insomma, convinto come in “Arabia Saudita arriveranno sempre più campioni e tra un anno la Saudi League sarà più importante dei tornei olandese e turco“.
E non poteva ovviamente mancare una frecciata al suo più grande nemico sul campo di calcio, Leo Messi. “Il campionato saudito è meglio della MLS” ha spiegato, quasi a voler criticare ed al contempo avvalorare la sua decsione di aver scelto l’Al Nassr a differenza di Messi, appena trasferitosi nell’Inter Miami, in Florida.
Ed un attacco non se l’è risparmiato nemmeno per Ceferin, l’attuale presidente della Uefa. “Non è come ha detto il presidente dell’Uefa sull’arrivo dei calciatori in Arabia Saudita, Ruben Neves e Jota sono giovani” ha spiegato, a voler smentire come in Medioriente si stiano trasferendo solo i calciatori sul viale del tramonto della carriera.
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