Morata continua ad essere l’oggetto dei desideri di vari club di Serie A che, per un motivo o per un altro, decidono di virare su di lui.
Alla ricerca di una punta. Dopo diciotto giorno dall’apertura della sessione estiva del calciomercato, alcuni club di Serie A sono alla ricerca di quell’attaccante che gli possa risolvere i problemi dagli undici metri. Ovviamente, c’è chi ha bisogno di un vero numero 9, chi ha bisogno di un sostituto per l’attaccante titolare ma a prescindere da ciò, la ricerca è veramente difficile e lastricata di complicanze in termini di trattative.
E’ il caso di Roma e Inter, due club che per un motivo o per un altro prima puntavano su Scamacca e Lukaku e adesso si ritrovano a puntare su Morata. Perché? Il primo perché il West Ham non ha intenzione al momento di cedere il calciatore con la formula del prestito; il secondo, perché ha cercato di intavolare una trattativa con la Juventus parallelamente, facendo infuriare tutto il mondo nerazzurro, che così ha deciso si interrompere quella con il Chelsea.
Morata, è lotta tra Roma e Inter
E così, ci si ritrova che due club di Serie A, Roma e Inter, si ritrovino a lottare per un attaccante. Dal canto loro, i giallorossi hanno assolutamente bisogno di una punta di peso come lo spagnolo visto che nel passato campionato la squadra ha concluso il campionato come nono attacco della Serie A. Discorso diverso per i nerazzurri: Inzaghi ha bisogno di sostituire sia il belga che Dzeko perché l’arrivo del solo Thuram non basta per l’intera stagione.
Secondo quanto viene riportato dall’edizione odierna di ‘TuttoSport’, Thiago Pinto avrebbe incontrato l’entourage dell’attaccante spagnolo ma a frenare la trattativa sarebbero i 6 milioni d’ingaggio, visto che il club giallorosso non può usufruire del Decreto Crescita. Discorso diverso per la Juventus, che però prima di fare qualsiasi passo, deve vendere Vlahovic ma lo spagnolo non ha tempo e non ha alcuna voglia di attendere la Vecchia Signora.
Per questo motivo, Ausilio si è inserito prepotentemente, cogliendo l’occasione delle difficoltà dei due club e la possibilità di poter sfruttare a dovere sia il Decreto Crescita, sia la possibilità di accettare quelle che sarebbero le eventuali richieste dell’Atletico Madrid in termini economici, portando così a concludere la trattativa in tempi molto rapidi.