Il neo-acquisto della Lazio Valentin Castellanos ha svolto le visite mediche e ha anche svelato il motivo del suo curioso soprannome Taty.
Il nome completo del nuovo attaccante della Lazio è Valentín Mariano José Castellanos Giménez, ma per tutti ormai da tempo è soltanto Taty. Il singolare soprannome del calciatore argentino ha suscitato molta curiosità tra i tifosi e gli addetti ai lavori, tanto che si è subito cercato di scoprire l’origine o quantomeno saperne di più. In effetti si può affermare che la ricerca abbia prodotto il risultato sperato, dal momento in cui il nomignolo ha una provenienza davvero lontana e molto personale.
La Lazio ha finalmente individuata il tanto atteso attaccante che per comodità di narrazione viene presentato nell’economia delle risorse di Maurizio Sarri come il “vice-Immobile“. Da “vice” a “nuovo” però il passo può rivelarsi più breve del previsto. Viste le ultime evoluzioni di un mercato reso sempre più imprevedibile dalle offerte folli che arrivano dall’Arabia Saudita.
Le sirene arabe infatti adesso tentano anche il bomber e capitano biancoceleste, il che potrebbe portare il neo-acquisto a scalare le gerarchie molto prima del previsto. Questo però sarà solo il tempo a dircelo. Nel frattempo i tifosi laziali vogliono sapere di più sul nuovo arrivato, Valentin Castellanos, meglio noto come Taty. Scopriamo quale storia si cela dietro questo nomignolo che il calciatore si porta dietro fin dalla tenerissima età.
Perché il soprannome di Castellanos è Taty
Taty Castellanos si è recato oggi di prima mattina presso la Paideia per svolgere le visite mediche di rito prima della firma sul contratto che lo legherà ufficialmente alla Lazio. Si è detto felice e, come si può vedere dal nostro video, è stato ben felice di intrattenersi per qualche autografo e selfie con i suoi nuovi tifosi accorsi a dargli il benvenuto.
Forse gli stessi tifosi laziali da un calciatore che in MLS ha segnato 50 gol e servito 20 assist in un centinaio di match disputati si sarebbero aspettati un soprannome di quelli che farebbe tremare le difese. Del resto in Italia abbiamo avuto elementi con appellativi di tutt’altra categoria, basti pensare a “O Animal“, “Apache“, “el Matador” solo per citarne alcuni.
La storia di Taty invece arriva da un passeggino, che a quanto pare era un po’ vecchiotto e faceva un rumore che il piccolo Castellanos provava a replicare sillabando appunto la parola “taty-taty“, che di fatto è stata la prima proferita dal futuro attaccante nei suoi primi anni di vita. A rafforzare il nomignolo però pare abbia influito anche la coincidenza che una sua vicina di casa dell’epoca si chiamasse Tatiana. Tutte le strade insomma hanno condotto in quella direzione.