Barbara D’Urso e Mediaset costretti a separarsi: cosa è andato storto in un rapporto che sembrava essere senza tempo.
Barbara D’Urso e Mediaset, una caduta libera – quella della conduttrice – che è apparsa come un fulmine a ciel sereno ma qualche avvisaglia, forse, c’era già. E non si tratta di essere bravi a parlare con il senno di poi – stanno affrontando tutti la vicenda che ha preso largo da dietro le quinte di Cologno Monzese per arrivare a mezzo stampa – è solo questione di coniugare i pezzi di un puzzle che era chiaro qualche anno fa.
D’Urso sempre meno nelle grazie della famiglia Berlusconi, basta guardare (andando a rovistare in un passato non così remoto) come sia passata dall’avere 4 programmi – quasi cinque – a non averne nessuno. Oggi Piersilvio Berlusconi preferisce tenerla in panchina (“Stiamo valutando nuove scelte editoriali” la risposta ufficiale) piuttosto che servirsi ancora della propria professionalità. Tutto comincia qualche anno fa, quando Barbara D’Urso era in pieno sviluppo editoriale.
Barbara D’Urso, addio a Mediaset: cosa non ha funzionato
Aveva anche programmi serali (Live Non è la D’Urso) ed era costante riferimento giornalistico su temi di stretta attualità: una redazione alle spalle conferma quello che Carmelita – la chiamavano così in tributo all’account Instagram ufficiale – ha sempre voluto. Essere in prima linea. È riuscita a intervistare prima Renzi, poi Salvini e successivamente Berlusconi (Silvio). Oggi l’ex Premier è morto, ma anni fa – quando la D’Urso era in rampa di lancio – diceva ancora la propria e spostava gli equilibri di Governo. E lo raccontava da lei. Barbara D’Urso diventa, così, la Oprah Winfrey italiana.
Tutto comincia a scricchiolare una sera di qualche anno fa, quando Salvini – in diretta televisiva – recita il Padre Nostro e Barbara lo segue a ruota. Il problema non è pregare in diretta, ma l’uso che viene fatto – in quel contesto specifico – della preghiera: un mix di sacro e profano, piegato alla (possibile) propaganda elettorale che non è piaciuto al pubblico. L’Audience inizia a calare inesorabilmente e, nel giro di qualche anno, Barbara D’Urso diventa oggetto di studio: perde l’esclusiva sulla rete ammiraglia e, da Canale 5, passa a Italia Uno. La Pupa E il Secchione come ultima possibilità.
Arriva dopo Andrea Pucci, con il comico la trasmissione aveva ripreso lustro. La D’Urso non impatta a dovere e gli ascolti calano. Via anche da lì, dopo tanti tira e molla. Nel frattempo rimane a Pomeriggio 5 ma nessuno crede più a quello che propone. Scalpore hanno fatto anche alcune presenze, come quella del Dottor Lemme che ha scatenato diatribe sull’attendibilità delle diagnosi legate ai problemi di peso. Senza contare le liti Moric/Corona in diretta, dove la volgarità prende il sopravvento 5 volte su 7. Le intemerate violente dell’ex fidanzato di Barbara De Rossi, che è arrivato persino a giustificare degli scatti d’ira in diretta come se fosse la cosa più normale del mondo.
Le tappe della rottura
Tutti fattori che facevano pensare Piersilvio Berlusconi: “Stiamo valutando”, diceva al manager Lucio Presta. Le valutazioni, qualche anno più tardi, le ha fatte. Anche dopo quella che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: i funerali di Silvio Berlusconi. Contesto in cui la D’Urso non ha perso occasione – e lo confermano le interviste – per ribadire come l’ex Premier avesse avuto atteggiamenti particolari (per usare un eufemismo) anche con lei. Tutto rigorosamente riportato su La Stampa e ribadito da Selvaggia Lucarelli in un editoriale sul Fatto Quotidiano. Senza contare quando è uscita dalla chiesa, con ancora tutti in lacrime, e non ha perso tempo nel sottolineare come l’ex Presidente del Consiglio e fondatore di Mediaset la ritenesse la “migliore di tutte”.
Un raccoglimento poco raccolto che ha stancato Piersilvio Berlusconi, il quale ha apertamente detto – anche questo presente a mezzo stampa in un approfondimento su Libero – che avrebbe voluto una televisione priva di giornalismo e gossip insieme: stava tagliando Barbara D’Urso dai palinsesti, come fece il padre all’inizio degli anni Duemila con Mike Bongiorno. Ragioni diverse, stesso metodo. Chiedere anche a Belen, altra ‘epurata’ del nuovo corso Fininvest.
Il punto non è il trash, perchè Mediaset ha sempre curato quel tipo di intrattenimento (Temptation Island al 36% di Share lo conferma), ma la maniera in cui viene fatto. La spietatezza della D’Urso ha fatto il suo tempo: questo pensa Piersilvio Berlusconi che, in maniera schietta e poco diplomatica, guarda avanti. Il vero campanello d’allarme per la D’Urso, però, sono i colleghi: le trattative con altre reti restano in stallo. La regina dei talk show rischia di rimanere senza trono: “Non mi sarei mai aspettata un atteggiamento simile”. La sorpresa, però, ha colpito solo lei. A Cologno Monzese hanno già voltato pagina: Merlino, omen nomen, è chiamata a fare la magia. Cancellare il recente passato senza snaturare il presente e pensando al futuro. Quello che per Barbara D’Urso è un’incognita.