Real Madrid, guai in vista: la UEFA indaga su spese sospette. I blancos rischiano di finire sotto inchiesta per violazione del Fair Play Finanziario
Dopo il Barcellona, tocca al Real Madrid finire sotto la lente d’ingrandimento della UEFA per possibili irregolarità di natura contabile. E un provvedimento simile a quello emesso nei confronti del club blaugrana, che in base alle misure imposte dal massimo organismo calcistico europeo non possono inserire un nuovo acquisto in rosa senza aver prima provveduto a definire un’uscita, rischia di colpire anche il club più titolato al mondo.
Secondo quanto pubblicato dall’autorevole quotidiano Telegraph, il Real Madrid non avrebbe fornito spiegazioni in merito alle ragioni per cui nell’ultimo esercizio finanziario pubblicato a ottobre scorso non siano stati contabilizzati la bellezza di 122 milioni di euro. Una mancanza che secondo la stampa inglese solleverebbe parecchi dubbi sul rispetto delle regole del fair play finanziario da parte delle merengues.
L’inchiesta realizzata dal Telegraph fornisce elementi precisi e circostanziati. Nelle pieghe dell’ultimo bilancio del Real ci sarebbero 122 milioni di euro di spese non giustificate. Un mancato chiarimento aggravato dal fatto che i dirigenti della società si sono rifiutati di rispondere ad alcune domande sull’argomento.
In base alla ricostruzione avanzata dal quotidiano inglese, questi 122 milioni usciti dalle casse del Real potrebbero essere legati a future entrate nel settore marketing in arrivo dal gruppo di capitali privati Providence. Un gruppo con il quale il Real ha stipulato un accordo che risale al 2017 in base al quale le merengues avrebbero incassato denaro in cambio della vendita di entrate future.
Real Madrid, la UEFA vuole vederci chiaro: cosa rischiano le merengues
Il vantaggio più rilevante per i bilanci del club consiste nel fatto che il denaro arrivi da pagamenti anticipati in contanti per coprire le carenze di budget, poi il club rilascia dei rimborsi. In questo modo, per il Fair Play Finanziario i soldi che entrano inizialmente non sono considerati come prestito. Il Telegraph precisa che questo tipo di intesa non è illegale ma qualche dubbio nasce se si fa riferimento esplicito alle regole stabilite dalla UEFA per il Fair Play Finanziario.
Questo meccanismo messo in moto dal Real Madrid, che di fatto si tratta di una vendita di future entrate registrate sotto la voce marketing, a livello fiscale equivale a tutti gli effetti a un debito. E di conseguenza sarebbe una violazione delle regole imposte da Nyon sulla nuova sostenibilità finanziaria. Nelle prossime settimane se ne saprà di più.