Milinkovic-Savic ha deciso di lasciare il calcio europeo a “soli” 28 anni, ma la sua scelta merita più di una considerazione
E’ praticamente fatta: Milinkovic-Savic sarà un nuovo calciatore dell’Al-Hilal. Il serbo, dopo otto stagioni, saluta la Lazio e la Serie A per iniziare una nuova pagina della sua carriera. Ad attenderlo ci sarà la Saudi Pro League che, dopo Cristiano Ronaldo, è riuscita a strappare all’Europa diversi protagonisti.
Milinkovic si unirà all’Al-Hilal di Jorge Jesus e dividerà la spogliatoio, tra gli altri, con Koulibaly e Ruben Neves. Forse in Arabia troverà pure Piotr Zielinski, visto che il polacco è finito prepotentemente nel mirino dell’Al-Ahli, club della città di Gedda.
La Lazio incasserà 42 milioni di euro per il cartellino del serbo, un vero affare visto che Milinkovic era legato al club capitolino per solamente un’ altra stagione. Lotito non ha mollato la presa e, alla fine, ha “vinto”. La Lazio realizza una plusvalenza con la cessione di Sergej e quest’ultimo si legherà al club saudita per tre stagioni con uno stipendio da 20 milioni all’anno a cui verranno aggiunti alcuni bonus legati al suo andamento ed a quello dell’Al-Hilal stesso.
Milinkovic-Savic e il “sì”Al-Hilal: perché il serbo può rovesciare il paradigma
Siamo abituati a vedere calciatori che solamente a fine carriera scelgono di accettare le lusinghe del “Dio denaro”, per tale motivo la decisione di Milinkovic-Savic, in queste ore, è stata fortemente criticata da una frangia di addetti ai lavori, tifosi e appassionati di calcio.
Milinkovic ha 28 anni, dunque la sua scelta – a detta di molti – cozza terribilmente con la “carriera tipo” che un calciatore dovrebbe avere secondo i canoni. D’altronde anche Ronaldo e Messi hanno lasciato l’Europa rispettivamente a 38 e 36 anni.
A Milinkovic-Savic si imputa il fatto di aver lasciato il calcio europeo con solamente 8 presenze all’attivo in Champions League e di non essersi mai misurato in ambiente diverso da quello di Roma, sponda biancoceleste. La sua carriera viene definita mediocre, da perdente, inutile e vengono persino messe in dubbio le qualità del calciatore visto che non “ha mai giocato in un top club europeo”.
Milinkovic-Savic avrà una grande chance tra le mani, avrà il poter di rovesciare un paradigma. Tra tre anni avrà 31 primavere e potrà tornare in Europa, magari tornerà a dominare in Italia (sì dominare, quello che è stato in grado di fare in almeno 5 delle 8 stagioni disputate con la maglia della Lazio) o forse no. Le cose certe sono due: la Serie A perde un protagonista indiscusso, lui intascherà in 3 anni – se rispetterà chiaramente la durata del contratto – una cifra tra i 60 e 90 milioni di euro. Forse a perderci non sarà la carriera di Sergej Milinkovic-Savic…