Pugno duro della federcalcio contro i cori omofobi: le partite saranno sospese e i tifosi possono subire 18 mesi di squalifica.
Tanti, troppi gli episodi di omofobia nel mondo del calcio. Accade ancora spesso che in campo volino insulti di un certo tipo o che dagli spalti si intonino cori offensivi, puntando alla sessualità dei protagonisti. L’UEFA e le singole federazioni nazionali provano a sensibilizzare sotto questo punto di vista, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Hanno creato imbarazzo le dichiarazioni di Abodi, il ministro per lo sport e i giovani, il quale in merito al ritorno in Italia di Jankto si è espresso contro l’ostentazione della propria sessualità: “Non amo l’ostentazione, ma le scelte individuali vanno rispettate”. Il calciatore ceco, già giocatore della Samp, di recente ha voluto condividere con i suoi fan e con l’intero mondo del calcio la sua omosessualità, in un settore dove ancora ci si scandalizza e ci sono tabù.
Ai nostri microfoni, Cecchi Paone ha replicato al Ministro italiano, affermando che “Abodi ha fatto una brutta figura per avere dimostrato un imbarazzo insensato. Ha parlato di scelte. La sessualità non lo è”. Intanto, il dibattito è stato aperto anche all’estero, dove si è deciso di sospendere le partite in caso di cori omofobi, per lanciare un segnale ai giovani, alle nuove generazioni e a tutto il mondo del pallone.
Nelle scorse settimane, durante un’assemblea generale, il calcio olandese si è espresso a favore alla lotta contro i cori omofobi all’interno dello stadio. La ragione di questa presa di posizione deriva da un episodio accaduto nella passata stagione, quando durante la partita di Coppa d’Olanda tra Spakenburg e PSV, il calciatore Xavi Simons è stato apostrofato come “Omosessuale” da un gruppo di supporter, con canti specificatamente offensivi, i quali hanno scosso l’intera federcalcio dei Paesi Bassi.
Così, dopo qualche mese, è stata presa la decisione. Secondo quanto riportato dalla redazione olandese di ESPN, la federcalcio olandese ha deciso che in caso di cori omofobi potrà esserci anche la sospensione della partita. Oltretutto, gli autori potrebbero subire una squalifica dallo stadio di 18 mesi. Una pena aspra, ma inevitabile.
L’idea della KNVB è quella di “ammonire” l’intera platea se intona cori contro i gay. Se nel corso di una gara si dovesse ripetere tale situazione, allora le gare potrebbero essere temporaneamente interrotte. “Queste regole fanno parte dell’approccio generale per mantenere il calcio accessibile, ospitale e sicuro” ha rivelato Marianne van Leeuwen, la direttrice del calcio professionistico della KNVB.
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