Allegri chiamato a dimostrare finalmente tutte le sue capacità con un direttore sportivo e una società pronti a sostenerlo nella lotta al vertice.
Sedere sulla panchina di un grande club, abituato ogni anno a vincere almeno un trofeo e concorrerne per altri due non è semplice. Eppure, chi decide di fare l’allenatore, sa a cosa va incontro. Chi decide di firmare per una grande società come la Juventus, sa bene che deve puntare sempre a vincere perché alla fine è l’unica cosa che realmente conta. In effetti, a Torino non sono mai stati amanti del bel calcio ma dei trofei si ed è quello che è sempre contato più di tutto.
A Carlo Ancelotti perdonarono un anno senza scudetto ma il secondo anno, lo mandarono via per prendere di nuovo Marcello Lippi. Quando Massimiliano Allegri arrivò alla Juventus nel 2014, venne accolto nel peggior modo possibile, salvo poi riuscir a far cambiare idea conquistando 5 scudetti e arrivando due volte in finale di Champions League. Certo, aveva una squadra di campioni ma anche lo stesso tecnico, riuscì ad imprimere un’impostazione e una filosofia diversa rispetto all’ultimo periodo.
Allegri, ultima chiamata della Juve
Da quando è ritornato alla Continassa, il tecnico livornese non è più riuscito a far brillare i bianconeri come in passato. Certo, rispetto alla vecchia squadra, molti campioni non c’erano più e quelli rimasti ormai erano indirizzati verso la fine della carriera. Eppure, era sembrato che proprio Allegri nel primo quinquennio fosse riuscito a dare un qualcosa a quella squadra al di là dell’elevato tasso tecnico del gruppo. In questo secondo biennio. eccetto un quarto posto conquistato a fatica, non si è visto molto della Juventus.
Certo, la penalizzazione ha pesato molto dal punto di vista psicologico sul gruppo ma a conti fatti, questa squadra non ha mai avuto un gioco ed ha sempre dimostrato di trovare con difficoltà la porta. E’ uscita anzitempo dalla Champions League e non è mai realmente riuscita a lottare per lo scudetto. Insomma, l’esatto opposto per cui il tecnico livornese era stato richiamato a Torino.
Adesso però, con una nuova dirigenza e con un nuovo direttore sportivo soprattutto, si pensa che Allegri possa fare bene. All’interno del gruppo dirigenziale si ha la sensazione che, con una buona campagna acquisti, si possa comunque lottare per lo scudetto. Toccherà quindi al tecnico livornese lottare fino alla fine per il titolo e se così non sarà, a fine stagione si arriverà per forza ai titoli di coda. Perché dopo 3 anni con la Juventus, nessun tecnico può permettersi di non vincere un trofeo.