Dani Alves risponde all’accusa di stupro: la confessione spiazza tutti. Il quarantenne esterno brasiliano è in carcere da oltre cinque mesi
E un calvario insopportabile, un lunghissimo incubo da cui non si sa se e quando Dani Alves riuscirà ad uscire. Il quarantenne esterno della Nazionale brasiliana e, tra le altre, del Barcellona, è infatti rinchiuso in un carcere della metropoli catalana da oltre cinque mesi.
Su di lui pesa la grave e pesante accusa di stupro ai danni di una ragazza, una violenza sessuale che si sarebbe consumata lo scorso 30 dicembre in un noto locale di Barcellona. Alves è rimasto in prigione sotto custodia cautelare e tutte le istanze di scarcerazione presentate dai suoi legali in questi centocinquanta giorni sono state puntualmente respinte dal tribunale.
Nei scorsi giorni si è tenuta un’udienza in tribunale e soltanto adesso sono state rese pubbliche alcune dichiarazioni rilasciate dal giocatore in occasione del suo interrogatorio in aula. In difesa dell’ex campione brasiliano si è schierata la sua ex moglie che si è detta più che sicura dell’innocenza del calciatore. Dani Alves è il primo giocatore di fama internazionale a trascorrere un periodo di tempo così lungo in un carcere. Si tratta ovviamente di un triste primato di cui l’ex stella di Siviglia e Barcellona avrebbe fatto volentieri a meno.
Dani Alves risponde in tribunale a tutte le accuse: la sua deposizione davanti al giudice fa discutere
Le dichiarazioni di Alves sono state riportate da “Código 10” e nel giro di qualche ora hanno scatenato accesi dibattiti tra tifosi e appassionati di calcio, soprattutto sui social. La prima frase è servita a smentire il contenuto di un’intervista di qualche settimana fa in cui aveva addirittura negato di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza che l’ha poi denunciato: “Non posso ratificare la mia prima dichiarazione. Quel giorno avevo un’ossessione che era proteggere il mio matrimonio e la donna che amo”.
A quel punto Alves, su esplicita domanda del giudice, ha raccontato quello che secondo lui è stato il preciso svolgersi dei fatti in quella maledetta vigilia dell’ultimo Capodanno: “Quando siamo entrati in bagno, ci siamo trovati di fronte. Mi ha baciato e ha iniziato a togliermi i pantaloni. L’ho aiutata a togliermi i pantaloni”. Alves ha poi concluso la sua deposizione: “Non so perchè mi abbia denunciato, non riesco proprio a comprendere la sua rabbia. Sono sempre stato complice del desiderio che aveva lei o del desiderio che avevo io”.
