Al-Khelaifi, perquisito l’appartamento alcune novità sulle accuse rivolte al presidente del PSG. Risvolti alquanto preoccupanti.
Non regna un momento di pace e di serenità in casa PSG. Prima l’addio di Messi, poi i problemi di Neymar, poi l’arresto di Galtier, poi Mbappé che sostiene di voler andare via dal club e di non aver firmato nessun rinnovo di contratto. Adesso, una nuova perquisizione in casa del presidente per le accuse di tortura in Qatar. Insomma, non è proprio un periodo semplice e proprio quando viene presentato il nuovo allenatore e si dovrebbe pensare a rilanciare la squadra verso nuovi obiettivi.
Già tra gennaio e marzo scorso, il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi, risultò indagato dopo una denuncia presentata da un uomo d’affari con l’accusa di torture e sequestro di persona. In quell’occasione, la vicenda verteva sul furto di un telefono e di documenti riservati, entrati in possesso di Tayeb Benbderrahmane, cittadino franco-algerino autore della denuncia. Uno scandalo in quella occasione, che travolse il numero uno del club parigino.
Adesso però, a distanza di mesi, quello che sembrava esser risolto o che quanto meno che si stava risolvendo in favore di Al-Khelaifi è ritornato alla ribalta e per niente in maniera favorevole. Anzi, in maniera negativa e con dei risvolti che potrebbero andare ad incidere, forse, negativamente sia sulla persona che sul PSG stesso.
Come riportato da ‘Tuttomercatoweb’, proprio a seguito di quella denuncia, è stato perquisito l’appartamento del presidente del PSG. Secondo quanto viene rivelato da ‘Mediapart, Al-Khelaifi è stato accolto da un giudice istruttore una volta atterrato a Parigi e ha firmato un documento che consentisse di procedere alla perquisizione senza di lui.
A precisare quanto accaduto è stato il portavoce del numero uno parigino che ha dichiarato: “Come previsto e in conformità con la procedura, il giudice istruttore ha richiesto maggiori informazioni e accesso, che sono stati forniti in modo completo e trasparente, in collaborazione con le autorità, come è avvenuto sin dal primo giorno, aspettando con impazienza la conclusione di questo caso“.
Dunque, una vicenda difficile, che rischia di gettare nell’ombra quanto di buono fatto in questi anni con il club parigino, soprattutto se non si viene scagionati dall’accusa ricevuta. Non resta altro che attendere gli sviluppi dell’indagine per comprendere quale sarà la decisione del giudice in tale senso.
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