L’arbitro Serra si dimette dalla Can. Il gesto potrebbe essere il risultato della polemica dopo la lite con Mourinho, ma la verità è un’altra.
Serra si dimette dalla Can. Decisione che ha fatto molto rumore per via del passato che lega quest’arbitro alla Serie A: celebre una lite con Mourinho nello scorso campionato che ne ha messo a repentaglio il proseguo della carriera. Le dimissioni, però, assicura Rocchi – designatore della Can – non hanno nessuna correlazione rispetto a quanto successo con lo Special One. A tal proposito, Rocchi ci tiene a precisare che accanirsi sull’operato dei collaboratori serve a poco: “Si sbaglia e si fa bene, può succedere – ha detto – quello che spesso non si vede durante le partite è che ci sono circa 30 persone dalle parti del VAR e a bordo campo. C’è un caos pazzesco”.
Le parole non vogliono essere una giustificazione agli errori dei fischietti, ma più che altro un invito a capire che clima si respira. L’attendibilità delle figure arbitrali, in Italia e all’estero, è stata messa parecchio in dubbio per via di episodi controversi. Sempre la Roma ha un conto aperto con l’arbitro Taylor, quindi Serra può mettersi in fila: a chi chiede se è vero che è stato chiesto alla Can di estromettere l’uomo dalle collocazioni quando c’è la Roma Serra replica in maniera perentoria.
“Se fosse successo questo, avremmo tutti dovuto fare un altro mestiere”. Non esistono pressioni, dunque, l’allontanamento di Serra è semplicemente una scelta tecnica. Non è l’unico, insieme a lui sono usciti di scena Matteo Gariglio, Francesco Meraviglia, Giampiero Miele e Daniele Paterna. Decisione non isolata, dunque, il prossimo anno – sotto certi aspetti – sarà rivoluzione con i fischietti ancora nel mirino. La pressione non è poca, ma la scuola di quest’anno dovrebbe permettere di aggiustare il tiro per evitare ripercussioni simili a quanto successo nell’avvicendamento Mourinho-Serra.
La situazione resta in archivio: basta con il beneficio d’inventario. Da agosto si scrive una nuova pagina di sport con nuovi elementi e diversi riferimenti. In attesa di capire come regolamentare le chiamate al VAR visto che gli episodi spesso la fanno da padrone, non meno le scelte di chi guarda. Occorre avere una condotta di gara univoca, per quanto possibile. Al fine di evitare conseguenze estreme e, in qualche maniera, inaspettate.
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