Perché Lionel Messi non è tornato al Barcellona dopo la scadenza del contratto con il PSG? Il presidente del Barcellona Laporta svela la verità.
Alla fine Lionel Messi ha scelto l’America: gli Stati Uniti hanno chiamato Leo e lui ha risposto presente. Una boccata d’aria dopo gli anni a Parigi tutt’altro che positivi, che lo hanno addirittura portato a rompere con i tifosi.
E quando tutto sembrava poter far tornare l’argentino campione del mondo a casa sua a Barcellona, il club catalano non è riuscito ad accontentarlo.
Dopo il trasferimento ufficiale, che lo vedrà giocare per l’Inter Miami assieme a Sergio Busquets, il presidente del Barcellona Joan Laporta è tornato a parlare della vicenda Messi.
Intervistato nell’edizione odierna de La Vanguardia del calciomercato, si è espresso riguardante quella che doveva essere la trattativa che avrebbe portato la pulce di nuovo in blaugrana.
Messi al Barcellona: perché non si è fatto il ritorno a casa della Pulce?
Il numero uno catalano ha detto su Leo: “Avevamo un accordo con La Liga, noi avremmo dedicato una parte delle risorse che abbiamo per Messi. Era previsto nel piano di fattibilità”.
E allora? Cosa è successo dopo? Lo spiega Laporta, sottolineando addirittura di averlo “comunicato a Jorge Messi” ma che quest’ultimo aveva risposto “che Leo aveva trascorso un anno molto difficile a Parigi, che voleva meno pressioni. Con noi le avrebbe avute, quindi ho capito la sua decisione”.
Una scelta che va, quindi, oltre un discorso economico ma che piuttosto valuta il fattore psicologico e mentale del Diez. Barcellona, però, non ha affatto dimenticato Leo e a spiegarlo ci pensa ancora una volta il presidente: “Gli prepareremo un tributo nell’ambito dei festeggiamenti per il 125° anniversario del club, sarebbe perfetto con il ritorno al Camp Nou”.
Ha quindi fatto riferimento ai pagamenti che ancora mancano al giocatore, scenario che aveva aperto – al tempo – prospettive non tranquillissime: “Tra l’altro abbiamo ancora dei pagamenti in sospeso con lui che terminano nel 2025, frutto degli accordi con la precedente dirigenza”.
L’argentino in America aprirà il suo marchio a nuovi orizzonti, costruendo oltreoceano il suo futuro. Il proprietario dell’Inter Miami, Jorge Mas, in un’intervista al Pais, aveva recentemente svelato un retroscena sulla faccenda: “Nel 2019 abbiamo iniziato a pensare a come portare Messi a Miami. Vogliamo che le persone quando pensano al calcio negli Stati Uniti, pensino a Miami. Si vive bene ed è puro business”.
Ha raccontato come lo ha convinto: “Era più importante vendergli l’idea del calcio negli Stati Uniti. Questo è il più grande mercato commerciale del pianeta. Messi può trasformare la Mls in uno dei due o tre più grandi campionati del mondo”.
Poi l’indiscrezione finale, la confidenza sul suo stipendio: percepirà “tra i 50 e i 60 milioni all’anno”.