Cristiano Giuntoli sarà il nuovo direttore sportivo della Juventus: cosa si devono aspettare i tifosi bianconeri dall’ex dirigente del Napoli.
La Juve è pronta a ufficializzare l’arrivo di Cristiano Giuntoli che, completata la sua missione al Napoli, cercherà di fare le fortune degli storici rivali. Un cambio di maglia che ovviamente non è piaciuto ai tifosi azzurri, al contrario di quelli bianconero che sperano veramente di svoltare con i suoi colpi di mercato.
Dopo otto stagione al fianco di De Laurentiis, a un anno dalla scadenza naturale del contratto, Cristiano Giuntoli ha deciso di fare un passo indietro come Spalletti e salutare il Napoli. In questo caso l’ex direttore sportivo dei partenopei si rimetterà subito in gioco alla Juventus che ha bisogno di una figura in grado di indicare la strada della rinascita.
Chi meglio di lui allora può aiutare i bianconeri a tornare ai vertici del calcio italiano dopo anni molto difficili e deludenti dal punto di vista dei risultati. Ne è sicuro Stefano Bonacini, ex presidente del Carpi, che in Emilia ha lavorato con Giuntoli, uno degli artefici della prima storica promozione in Serie A.
Stefano Bonacini promuove Giuntoli: cosa può dare alla Juve
E’ fuori dal mondo del calcio da un po’ di anni ma Stefano Bonacini sarà sempre ricordato come il presidente che portò per la prima volta il piccolo Carpi in Serie A. Un traguardo raggiunto soprattutto grazie a Cristiano Giuntoli, ingaggiato nell’estate 2009 e protagonista di quattro promozioni in cinque stagioni partendo dalla Serie D.
Un cammino costellato di successi che lo portò meritatamente in una grande piazza, quella di Napoli dove si confermò uno dei migliori nel suo ruolo. Le sue capacità sono ben riassunte dalle parole di Bonacini, intervenuto durante la diretta Twitch di TVPlay.it: “Ha parecchie doti come la giocata sempre in mano. Potrebbe portare giocatori interessanti alla Juventus, magari anche sconosciuti, però poi porta i Kim e i Kvaratskhelia, il tempo gli ha dato e gli darà ragione”.
Insomma ci vuole un minimo di pazienza ma ci sono tutti i presupposti perché posso fare bene anche in bianconero: “Non credo avrà problemi, piuttosto potrebbero avere difficoltà gli altri, è un uomo di competenza, che lavora tantissimo. Il merito di dove è arrivato è tutto suo, gli ho dato un’opportunità di lavoro perché ero sicuro che sarebbe arrivato lontano”, ha concluso l’ex patron del Carpi.
