La Serie A spera in un rilancio sulla questione diritti tv e prova a giocarsi il jolly, la proposta potrebbe sconvolgere gli orari dei match.
Mentre i tifosi sono coinvolti dalle trame di calciomercato che iniziano ad intrecciarsi sempre di più ridefinendo i futuri equilibri del nostro campionato, la Lega Serie A è impegnata in un altro tipo di trattativa. Quella per i diritti tv in cui le offerte ricevute sono state di gran lunga inferiori al minimo che si prospettava. Una situazione che ha messo in allarme tutto il sistema calcio nostrano, che ora deve ricorrere a nuovi espedienti per cercare di avvicinarsi minimamente agli introiti delle altre top leghe europee.
La correlazione tra calciomercato e trattativa sui diritti tv potrebbe essere meno casuale di quanto si pensi. Ovviamente non è dato sapere quali siano state le ragioni per cui Sky, Dazn e Mediaset abbiano offerto molto meno degli 1,15 miliardi di euro minimi che la Lega Serie A sperava di incassare per il triennio o quinquennio a partire dalla stagione 2024-25 in poi.
Superare i 927,5 milioni incassati nel precedente accordo era l’obiettivo che non solo non è stato eguagliato, ma in alcuni casi ha ricevuto offerte addirittura inferiori, intorno ai 600 milioni. Un campanello d’allarme che potrebbe ricondursi anche alle vicende di calciomercato, dal momento in cui la Serie A in quest’estate più che mai appare sempre di più come il supermercato della Premier League, che contestualmente guadagna con i diritti circa 2,1 miliardi soltanto dall’estero, contro i 300 milioni della Serie A.
Diritti TV della Serie A: rilanci e controproposte
La situazione in cui si è infilata la Lega Serie A, con gli stessi club che ne fanno parte, è un cane che si morde la coda. È sempre più evidente come il campionato italiano abbia infatti perso appeal, contrariamente a tutte le favole che ci siamo raccontati quest’anno sulla fantomatica rinascita europea grazie alle nostre squadre arrivate in fondo a tutte le competizioni Uefa.
Lo dicono i numeri e lo dice il mercato, a cui ora la Lega cercherà di andare incontro. Ecco come. Mentre Rai e Amazon si defilano dalla disputa, si sta procedendo per partire con le trattative private con Mediaset, Sky e Dazn. Le piattaforme chiedono un impegno concreto e forte per combattere la pirateria. L’idea da parte della Lega però riguarda anche una rivoluzione sugli orari.
Per andare incontro alla richiesta da parte del mercato di Medio ed Estremo Oriente, la Lega farà in modo di piazzare più big match negli orari diurni, tra le 12:30 e le 15. Saranno sempre meno dunque gli incontri di cartello che si disputeranno sotto le luci dei riflettori.