Il Milan accoglie Sportiello e Loftus-Cheek, ma non è finita qui. Come cambia la squadra di Pioli e che svolte tattiche si prospettano.
Dopo la cessione di Sandro Tonali il Milan ha chiuso i primi due affari in entrata. Si tratta del portiere di riserva Marco Sportiello, arrivato a zero dall’Atalanta e di Ruben Loftus-Cheek, per il quale invece il Diavolo ha versato 21,5 milioni nelle casse del Chelsea. Il mercato rossonero però non si ferma di certo qui, le trattative in corso sono tante e si inizia ad intravedere l’idea della nuova dirigenza sul tipo di rosa da mettere in mano a Pioli per la stagione 2023-24.
Il nuovo Milan del dopo Maldini e con Giorgio Furlani al timone esce dall’immobilismo sul mercato annunciando ufficialmente un accordo già chiuso da Paolo Maldini e chiudendo una trattativa già iniziata da Paolo Maldini. Del resto s’era detto che non ci sarebbe stato un taglio netto con la linea tracciata dall’ex DT rossonero, ma che alcuni obiettivi che erano stati scelti in accordo anche con Moncada sarebbero stati trattati comunque.
Quello che più curiosità ora è come sarà l’evolversi della campagna acquisti milanista, su cui la Gazzetta dello Sport, che sembrerebbe essere uno dei canali preferenziali della nuova dirigenza se non addirittura cassa di risonanza, ha delineato un prospetto che appare piuttosto verosimile.
Il Milan che verrà tante novità e nessuna star
È curioso come sulle future mosse di mercato la rosea affermi che “i tifosi milanisti si stanno abituando all’idea che cambieranno tanti giocatori e nessuno probabilmente sarà un calciatore da 50 milioni“. Tradotto significa che nonostante il bilancio sia a posto e sia stata fatta la cessione più redditizia della storia del club, il Milan non farà alcun salto di qualità con giocatori che possano alzare l’asticella. L’obiettivo del mercato sarà cercare di allungare più possibile la rosa.
Ruben Loftus-Cheek. (lapresse-tvplay)Tra tante scommesse può anche succedere che qualcuna si riveli vincente, come Thiaw l’anno scorso per intenderci. Adesso però non ci sono più Maldini e Massara a visionare e valutare i prospetti, c’è l’algoritmo. Intanto restano molti dubbi su come e quanto tempo occorrerà a Pioli per inserire i nuovi arrivati.
La scorsa stagione si è caratterizzata anche per la lentezza, trasformatasi in alcuni casi in autentica riluttanza da parte di Pioli, ad alterare gli equilibri e gli schemi consolidati specialmente a centrocampo. Ora però quella è la zona del campo che per forza di cose dovrà essere rivoluzionato. Sulla lista ci sono i nomi di Musah (su cui potrebbe inserirsi anche l’Inter), Pulisic, Kamada, Reijnders ed il baby Romero. Si prospetta quindi un centrocampo di elementi che non hanno mai giocato insieme ed a cui mancherà una vera guida nei raccordi con la difesa, a meno che Krunic non sia promosso titolare. Per l’attacco invece si punta dritto a Scamacca, anche se la Roma è ancora la destinazione preferita dal giocatore del West Ham.