Ubaldo Pantani è noto al grande pubblico per le imitazioni che ha portato negli anni a Quelli Che Il Calcio, tra cui i campioni di Serie A.
Ubaldo Pantani ha raccontato il calcio a modo suo con la partecipazione fissa a Quelli Che Il Calcio. Se gli altri, solitamente, si fanno bastare le interviste a bordo campo, lui osa. Li porta all’interno del talk show: Pantani, infatti, oltre a essere un grande attore, è un imitatore provetto. Non esiste persona che non abbia saputo replicare. Da Giordano a Barbieri passando per i giocatori e calciatori di Serie A. Tutti, o quasi. Da Di Canio a Buffon, fino al cuoco della Nazionale di Calcio.
Lo spunto è uno spot di tanti anni fa diventato celebre, ma il segreto è ritrovare gli stessi atteggiamenti dei grandi campioni. Buffon ha la voce nasale pronunciata e il gesticolio compulsivo, poi c’è Spalletti che ha la retorica perenne. Si arriva a Inzaghi, fino al più genuino: Max Allegri che, con una sorta di diplomazia a intermittenza, non riesce a trattenere le stoccate agli avversari. Anche Ancelotti, il cui tratto distintivo per Pantani è la passione per il cibo. Poi troviamo un Paolo Di Canio prima maniera di cui ricalca la visceralità e un certo trasporto per quel tipo di calcio che non c’è più.
Ubaldo Pantani, un calcio alla solennità: il volto dissacrante della Serie A
Pantani non si fa mancare nulla: torna in televisione dopo la chiusura di QCC, ad attenderlo c’è la Gialappa’s. Anche lì è territorio fertile: ci ha già lavorato ed è come tornare a casa. I telespettatori non vedono l’ora. Le sue perle non hanno tempo e superano qualsiasi tendenza. Ubaldo Pantani è il valore aggiunto del nostro calcio perchè – a modo suo – ne rintraccia vizi e virtù carpendo i particolari più intimi di chi lo vive giorno per giorno.
Se è vero che siamo tutti allenatori, Pantani riesce a farli simultaneamente. È questa la differenza tra appassionati e campioni: Pantani, su un palco, è come Haaland su un campo da calcio. Fa quello che vuole, ma soprattutto lo fa bene. Il segreto è farsi amare anche dai rivali: juventino e spallino, Pantani coltiva questa doppia passione. Colori tanto diversi, ma così ambiti. Questo non gli ha impedito di farsi apprezzare anche da interisti o atalantini. La risata non ha bandiera, a meno che non abbia una P davanti.