Ancelotti ha vinto tanto anche grazie all’equilibrio tra dovere e piacere: il tecnico è una buona forchetta, ma la sua dieta è ben precisa.
Ancelotti ha fatto il massimo in campo e prosegue a farlo anche fuori. Il tecnico di Reggiolo ha vinto tutto perchè è in grado di agire sulla testa dei giocatori. Una qualità che gli hanno riconosciuto in moltissimi. Al Real Madrid, da quando è tornato, si respira un’aria diversa. Vincente. L’allenatore vuole fare ancora qualche anno al top e poi ritirarsi, senza rimpianti perchè ha vinto ovunque ed è entrato nella storia del calcio internazionale.
Gli manca una Nazionale, ma non è detto che non possa coronare questo suo sogno. Il posto per lui c’è, infatti, la forza del tecnico è proprio quella – nonostante l’anagrafe – di riuscire ancora a fare mercato: è appetibile e fa gola a molti perchè porta risultati. Gli stessi che ottiene anche nel privato: un padre esemplare, un uomo presente anche con i nipoti malgrado sia sempre costretto a girare. Usi, costumi e priorità diverse: senza, però, dimenticare mai l’Italia.
Ancelotti, a tavola marcatura a uomo: il segreto del tecnico
Lo Stivale è sempre nel suo cuore, anche quando si mangia. L’allenatore è sempre stato una buona forchetta: parola di Matteo Martelli, proprietario e gestore di A mi manera, il noto ristorante a Formentera. I microfoni di TvPlay.it sono arrivati fino lì e hanno riportato una curiosità importante. Ancelotti non sbaglia niente neppure a tavola: “Ha una dieta precisa – racconta il proprietario del luogo di ristoro – evita i carboidrati e dosa bene quello che mangia”.
Ancelotti ha sempre avuto delle forme morbide. Da buona forchetta. Nonostante questo i risultati in campo non sono mai stati in discussione, d’altronde non deve correre lui. Il suo compito è allenare e, in quel caso, è il miglior “Chef” possibile. La ricetta del successo, sul rettangolo verde, è la sua. Fuori se la fa preparare, anche dai migliori: la cucina italiana è Campione del Mondo, proprio come il mister che ha condiviso tutto – anche pranzi e cene – con i complici dei suoi successi e delle delusioni. Esiste il dolce, ma c’è purtroppo anche l’amaro. Inutile dire cosa il tecnico di Reggiolo preferisce di più.
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