Kalidou Koulibaly è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Al Hilal: cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore.
La spesa dell’Arabia Saudita in Europa, in particolare dal Chelsea, continua senza freni e aggiunge un altro pezzo da novanta come Kalidou Koulibaly. L’Al Hilal ha ufficializzato l’acquisto dell’ex difensore del Napoli, considerato fino a poco tempo fa uno dei più forti al mondo, e la cui carriera ha una storia particolare se non avesse realizzato il sogno di fare il calciatore.
Le stelle del calcio europeo in Arabia Saudita continuano ad aumentare a vista d’occhio in un inizio mercato davvero sorprendente e all’insegna dei ricchi contratti. Quello firmato da Koulibaly con l’Al Hilal prevede un ingaggio astronomico da 25 milioni di euro a stagione fino a giugno 2026.
Una proposta allettante che ha convinto il centrale senegalese a chiudere praticamente la sua carriera ad alti livelli anche se effettivamente il campionato saudita sta sempre di più crescendo di appeal e competitività. In ogni caso nessuno si sarebbe mai aspettato che l’ex Napoli, dopo quello fatto vedere in Italia, sarebbe andato incontro a una parabola discendente salutando la Premier League dopo un solo anno.
Koulibaly aveva un lavoro di riserva: il retroscena dell’agente
E’ restato otto anni con la maglia del Napoli dove è diventato uno dei giocatori più amati dai tifosi. La scorsa estate l’addio di Koulibaly, come quello di altri senatori, ha provocato un grande dolore al popolo partenopeo che però ha trasformato le lacrime di tristezza in gioia con la conquista dello storico scudetto.
Si pensava che il Chelsea fosse un punto d’arrivo per giocare in palcoscenici più grandi e conquistare prestigiosi trofei. La sua stagione invece, come del resto quella di tutta la squadra, è stata ben al di sotto delle aspettative a tratti disastrosa. Una parentesi da dimenticare, condita da due gol in 32 presenze tra tutte le competizioni, ma soprattutto di prestazioni negative a livello personale.
Per questo il 32enne senegalese ha preferito subito cambiare aria, lasciando addirittura il “calcio che conta”, per rifarsi il portafoglio in Arabia Saudita. Una scelta sicuramente curiosa per il difensore che però non sorprende più di tanto riprendendo alcune parole del suo vecchio agente risalenti a fine 2017.
Nello specifico Bruno Satin, prima di un convegno UEFA sul razzismo, aveva svelato alcuni inediti retroscena della vita privata del suo assistito che, alla luce di questo trasferimento, assumono ancora di più significato: “A scuola andava bene, di certo non era il più scarso. Con il tempo si è dedicato al calcio mettendo un po’ da parte gli studi. Rimane un ragazzo curioso e intelligente. Non gli piace buttare soldi in maniera inutile, ha imparato questo dai suoi genitori, sa che tutto ha un valore. Se non fosse diventato calciatore, gli sarebbe piaciuto lavorare in banca”.
🎬 نواصـل كتابة التاريـخ.. معـًا 💙#فيديو_الهلال #الهلال pic.twitter.com/LfvJlq7oPp
— نادي الهلال السعودي (@Alhilal_FC) June 25, 2023