Dani Alves, l’ex moglie esce allo scoperto: “Non ci ho più parlato, ma è innocente”. L’esterno brasiliano del Barcellona è ancora in carcere
E’ detenuto in un carcere di Barcellona da più di cinque mesi, Dani Alves. Il quarantenne pilastro della Nazionale brasiliana, trasferitosi in Messico nell’estate del 2022 avendo firmato un contratto con l’UNAM, è sato infatti arrestato a gennaio scorso in seguito all’accusa di stupro per una presunta violenza sessuale commessa a Capodanno in una discoteca di Barcellona nei confronti di una ragazza conosciuta quella sera stessa.
Finora tutte le domande di scarcerazione inoltrate dai suoi legali sono state respinte e a questo punto Alves resterà in carcere almeno fino al processo che sarà celebrato il prossimo autunno.
Se le accuse mosse dalla giovane dovessero essere confermate e tramutate in condanna da parte del tribunale, l’ex giocatore di Siviglia, Paris Saint Germain e Juventus rischia di vedersi inflitta una condanna non inferiore ai quattro anni di reclusione. E sarebbe la prima volta che un giocatore di livello mondiale come il capitano del Brasile andasse incontro a una pena di questa durezza. Nel frattempo aumentano le prese di posizione a favore di Alves. Dopo le dichiarazioni di Joana Sanz, la modella che il giocatore della Selecao aveva sposato nel 2015, è arrivato il momento della prima moglie, Dinorah Santana.
Dani Alves, la prima moglie lo difende a spada tratta: i tifosi si spaccano sui social
Nel corso di un programma televisivo andato in onda su un canale spagnolo, l’ex consorte di Alves si è schierata con molta decisione al fianco del suo ex marito che ormai ha perso le speranze di ottenere uno stop al carcere preventivo: “Credo ancora nella sua innocenza al 100%. A nessuno fa bene vedere i propri figli soffrire nel modo in cui li vedo soffrire io. Non ho parlato con Dani dal giorno in cui ero andata lì con i bambini, poi non mi ha più chiamato e io non posso chiamarlo”.
Ormai non c’è più niente da fare: l’ex centrocampista del Barcellona dovrà rimanere in regime di detenzione almeno fino ad autunno inoltrato, nella speranza che durante il processo il pool di avvocati chiamati a rappresentarlo riescano a convincere il tribunale della sua innocenza. Il processo a Dani Alves sarà certamente uno degli eventi più rilevanti dal punto di vista mediatico. Ma la posta in gioco è la vita stessa dell’ex campione brasiliano.