Lazio, Lotito “disorientato” dopo l’addio di Tare: il motivo

Il presidente biancoceleste è attivo sul mercato, ma allo stesso tempo sente tante persone e spesso si creano sovrapposizioni

Il mercato in casa Lazio impazza e non si ferma mai, soprattutto adesso. Lotito vuole assicurare a Sarri dei colpi e dei nuovi giocatori. E’ attivo il patron, ma ha il solito problema che sente tante persone per avere più certezze e appigli. In più da quando non c’è più Igli Tare questo aspetto è aumentato a dismisura. E così via a sentire tutti, ore e ore sul telefono per cercare di capire e affondare meglio il colpo. Più si sentono persone, meglio è.

Lotito
Claudio Lotito, presidente Lazio (La Presse, TVPlay)

Nell’organigramma biancoceleste figura Fabiani come dirigente legato ed esperto sul mercato, allineato c’è il segretario generale Calveri che sono i due che affiancano il presidente ogni giorno e lavorano da Formello e pronti a spostarsi per qualsiasi emergenza. Ma nelle ultime settimane si è affiancato anche un ex dirigente molto importante che si chiama Fabio Paratici. Da squalificato, per via del caso plusvalenze e manovra stipendi legate alla Juventus, si sta mettendo a disposizione, ma non solo per la Lazio, visto che sta seguendo da vicino anche la Sampdoria.

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Dall’alto il presidente Lotito chiama e controlla, tratta a oltranza, ma non chiude. Sente da una parte Paratici, dall’altra sente e vede Fabiani. Entrambi propongono, entrambi, a volte, si sovrappongono. Da un lato c’è un dirigente come Fabiani che si vuole provare a mettere in mostra e cerca di trovare lo spazio e l’occasione giusta, dall’altra c’è un un dirigente navigato ed esperto come Paratici che non ha bisogno di mettersi in luce, ma vuole chiudere operazioni perché è il suo lavoro. E, perché no, attende di vedere come va a finire la sua situazione per rientrare alla grande nel campionato italiano come dirigente importante.

Lotito sul mercato
Il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito (Tvplay.it)

Ma in tutto questo Lotito rischia di essere un po’ disorientato. E soprattutto far innervosire Maurizio Sarri. Il tecnico aveva programmato di rientrare nella capitale tra il 5 e il 6 luglio, ma pare invece che si possa presentare a Roma tra qualche giorno. Segno che le cose non è che vadano benissimo, anche perché Lotito sente tante squadre, tanti giocatori, tanti procuratori ma fino ad ora non riesce a raggiungere la meta. Dopo Milik, con Berardi che si complica, il tecnico non appare tranquillo. Troppe persone, troppi dirigenti che parlano e Lotito dà quasi la sensazione di non aver capito che l’allenatore vorrebbe la squadra se non pronta per il ritiro quasi. Ma se si va avanti così, appare difficile.

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