Il presidente biancoceleste è attivo sul mercato, ma allo stesso tempo sente tante persone e spesso si creano sovrapposizioni
Il mercato in casa Lazio impazza e non si ferma mai, soprattutto adesso. Lotito vuole assicurare a Sarri dei colpi e dei nuovi giocatori. E’ attivo il patron, ma ha il solito problema che sente tante persone per avere più certezze e appigli. In più da quando non c’è più Igli Tare questo aspetto è aumentato a dismisura. E così via a sentire tutti, ore e ore sul telefono per cercare di capire e affondare meglio il colpo. Più si sentono persone, meglio è.
Nell’organigramma biancoceleste figura Fabiani come dirigente legato ed esperto sul mercato, allineato c’è il segretario generale Calveri che sono i due che affiancano il presidente ogni giorno e lavorano da Formello e pronti a spostarsi per qualsiasi emergenza. Ma nelle ultime settimane si è affiancato anche un ex dirigente molto importante che si chiama Fabio Paratici. Da squalificato, per via del caso plusvalenze e manovra stipendi legate alla Juventus, si sta mettendo a disposizione, ma non solo per la Lazio, visto che sta seguendo da vicino anche la Sampdoria.
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Dall’alto il presidente Lotito chiama e controlla, tratta a oltranza, ma non chiude. Sente da una parte Paratici, dall’altra sente e vede Fabiani. Entrambi propongono, entrambi, a volte, si sovrappongono. Da un lato c’è un dirigente come Fabiani che si vuole provare a mettere in mostra e cerca di trovare lo spazio e l’occasione giusta, dall’altra c’è un un dirigente navigato ed esperto come Paratici che non ha bisogno di mettersi in luce, ma vuole chiudere operazioni perché è il suo lavoro. E, perché no, attende di vedere come va a finire la sua situazione per rientrare alla grande nel campionato italiano come dirigente importante.
Ma in tutto questo Lotito rischia di essere un po’ disorientato. E soprattutto far innervosire Maurizio Sarri. Il tecnico aveva programmato di rientrare nella capitale tra il 5 e il 6 luglio, ma pare invece che si possa presentare a Roma tra qualche giorno. Segno che le cose non è che vadano benissimo, anche perché Lotito sente tante squadre, tanti giocatori, tanti procuratori ma fino ad ora non riesce a raggiungere la meta. Dopo Milik, con Berardi che si complica, il tecnico non appare tranquillo. Troppe persone, troppi dirigenti che parlano e Lotito dà quasi la sensazione di non aver capito che l’allenatore vorrebbe la squadra se non pronta per il ritiro quasi. Ma se si va avanti così, appare difficile.