Roma, Solbakken promette un cambiamento: perché può essere il suo anno

L’arrivo di Ola Solbakken in giallorosso è avvenuto in modo tutt’altro che in punta di piedi. La prossima stagione sarà la sua?

Il calciatore ha iniziato a farsi conoscere molto prima di approdare nella capitale, con la prestazione super nel 6-1 di Bodo, in cui la squadra di Josè Mourinho uscì dal campo in Norvegia con le mani tra i capelli.

Solbakken
Roma, Solbakken promette un cambiamento: perché può essere il suo anno – (LaPresse, TvPlay)

Da quel momento in poi, si è parlato di Lazio e Napoli, anche in modo piuttosto sostanzioso, poi alla fine la Roma ha investito i soldi sul mercato.

O meglio, i soldi la Roma li ha investiti per l’ingaggio del giocatore, perché la compagine giallonera ha rifiutato ogni offerta del club dei Friedkin fino a costringere quest’ultimi a prelevarlo a parametro zero a gennaio.

Solbakken promette la svolta: perché può essere la sua stagione

Fin qui il percorso del norvegese non si può dire che sia andato nel migliore dei modi: nell’ultima stagione di serie A è sceso in campo appena 14 volte, di cui solamente sette da titolare.

Solbakken
Roma, Solbakken promette un cambiamento: perché può essere il suo anno – (LaPresse, TvPlay)

Questo andamento poco costante, mischiato a qualche infortunio durante la stagione, lo obbligato a siglare una sola rete, in casa contro il Verona. Poi due assist per tutto il campionato, con la scelta della società di non inserirlo nemmeno in lista Uefa.

Dopo la conferma di Paulo Dybala e la ovvia riconferma del capitano Lorenzo Pellegrini, i capitoli ne hanno scelto di rinnovare il contratto anche a Stephan El Shaarawy, di fatto completando con Solbakken l’intero pacchetto della trequarti.

In relazione a ciò si è espresso il norvegese al quotidiano Attenposten, promettendo ai tifosi che nella stagione che sta per arrivare, l’attaccante ex Bodo potrebbe davvero far bene.

Ho sempre saputo che per emergere bisogna essere fisicamente a posto” – ha detto il norvegese – Ci sono cose che non puoi controllare e altre, invece, dove dove puoi incidere”.

Quindi, è entrato più nel dettaglio: “In termini di cura del corpo sono abbastanza meticoloso. Non si tratta solo di un’ora e mezza sul campo di allenamento, sono diventato un atleta di 24 ore. Presto attenzione alla mia dieta, al sonno e a tutto ciò che ruota intorno all’allenamento, sono molto scrupoloso”.

Poi, le parole finali, che promettono una volta nella sua avventura capitolina:So che senza infortuni posso giocare a un livello alto. Devo essere attento e devo stare sempre bene”.

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