L’ex bomber rossonero ha parlato a margine dell’evento dedicato alla sua autobiografia facendo riaffiorare alcuni ricordi: le sue parole.
E’ stato uno dei bomber più prolifici della storia del calcio italiano. Filippo Inzaghi fa ancora sognare migliaia di ragazzini che cercano di imitare le gesta dell’ex attaccante del Milan. Sono ormai passati tanti anni dalla sua ultima partita ufficiale, ma nonostante ciò ‘Pippo’ continua a far parlare di sé, ma con un ruolo diverso, ovvero quello da allenatore.
Una vita ad inseguire la gioia del gol, con quell’urlo classico della sua esultanza diventato ormai famoso. Pippo Inzaghi ha vissuto tutta la sua carriera a ricercare la concretezza e il pragmatismo più che l’estetica. Un solo diktat in testa: segnare. Non importa come, non importa quando, ma conta solo battere il portiere avversario. E lui, nel corso della sua vita sportiva, l’ha saputo fare fin troppo bene.
Sono i numeri e i primati a testimoniarlo. Miglior attaccante italiano in Champions League con 50 reti. Sesto in tutte le competizioni UEFA alle spalle di mostri sacri come Messi, Cristiano Ronaldo e Benzema, soltanto per citarne alcuni. Insomma, un curriculum che parla da solo e che merita grande rispetto.
Per rivivere la sua straordinaria carriera Pippo Inzaghi ha deciso di presentare la sua autobiografia. “Il momento giusto” è il titolo di un libro che racchiude sogni, speranze, successi, ma anche difficoltà, sconfitte e voglia di mollare tutto. Lui che ha vissuto la sua vita proprio cogliendo l’attimo: essere al posto giusto nel momento giusto, nulla di più, nulla di meno.
Il testo del centravanti è stato ufficialmente presentato quest’oggi a Milano con la presenza di alcuni ospiti di eccezione come Adriano Galliani, il fratello Simone Inzaghi, Fabio Paratici e Christian Vieri. In occasione del piacevole evento Inzaghi ha anche rilasciato alcune dichiarazioni. “Mi sono divertito perché all’inizio ero un po’ titubante poi però ho pensato che fosse una bella idea per trasmettere valori, emozioni e tutto quello che ho vissuto. L’unione che ho visto in questi giorni per me è gratificante. Ci sono tante parti del libro che mi sono rimaste nel cuore. Dalle vittorie fino alle difficoltà di quando non avevo il calcio con me”.
Ma non solo. Inzaghi ha strizzato l’occhio anche al suo Milan, con quei colori che gli sono rimasti inevitabilmente dentro. “Milano è la mia vita. Quindici anni di successi non si dimenticano. Vedere tutto questo entusiasmo a Casa Milan mi fa rendere orgoglioso di tutto quello che ho fatto. Sono passati tanti anni da quando ho smesso ma oggi ho visto sia bambini che anziani e questo è molto bello”.
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