Dani Alves ha parlato per la prima volta dal carcere dopo l’accusa di stupro: il racconto inedito dell’ex terzino del Barcellona.
Dopo mesi di silenzio Dani Alves ha parlato per la prima volta dal carcere. Il difensore brasiliano, in prigione dallo scorso 20 gennaio, si è pubblicamente difeso dalle accuse di stupro raccontando la sua versione dei fatti. Una storia che svela nuovi retroscena su una vicenda molto delicata che tiene ancora banco tra le aule dei tribunali.
Tutto a un tratto la vita di Dani Alves si è trasformata in un incubo, passando da giocare l’ennesimo Mondiale col Brasile a finire dietro le sbarre dopo la denuncia da parte di una ragazza che ha sostenuto di essere stata violentata in un bagno di una discoteca di Barcellona. L’ex giocatore del Barcellona, finito al centro di un caso mediatico, ha provato a ripercorrere cosa è successo quella notte.
In un’intervista esclusiva rilasciata a “La Vanguardia”, il 40enne ha espresso il suo pensiero su quanto successo: “La storia di paura e terrore chi si racconta non corrisponde alla realtà. Tutto quello che è successo lo sappiamo solamente io e lei. Se qualcuno della discoteca mi avesse detto di aspettare perché una giovane donna sosteneva che l’avevo aggredita sessualmente, non sarei tornato a casa ma io non l’ha vista piangere e non mi sono accorto di nulla all’uscita. L’unica persona con cui devo scusarmi è mia moglie Joana Sanz, la donna con cui mi sono sposato otto anni fa e spero di tornare ad abbracciare”.