La Juventus vuole tornare a vincere e per farlo deve strizzare l’occhio alla tradizione: la strategia del calciomercato sarà alla francese.
Lì dove sono passati Deschamps e Vieira, ma anche Trezeguet e Lilian Thuram, così come in tempi recenti Coman e Evra. Una Juve galletta, che ha sempre rispettato quella tradizione.
Perché ad unire la vecchia signora e il calcio francese c’è un filo indissolubile, tutt’altro che invisibile: oggi stesso i bianconeri hanno in squadra Rabiot e Pogba, ma generalmente la tendenza sembra esser cambiata.
Si riparte dalla Francia: ecco i nomi
Eppure sempre da lì si riparte, perché dopo il riscatto di Arkadiusz Milik, ora la squadra di Allegri ha messo nel mirino Rayan Cherki per il post – Di Maria. L’esterno del Lione è un classe 2003, che ha debuttato come primo fra quelli del suo anno di nascita in Ligue 1 facendo subito gol e assist.
Un elemento fantasioso e spumeggiante, che aiuterà i bianconeri a sopperire alla partenza di Di Maria, il calciatore con più qualità in assoluto della squadra piemontese.
Poi c’è Timothy Weah, figlio della leggenda statunitense: il Lille lo pagò 10 milioni di euro da un PSG che non aveva intenzione di lanciarlo; arrivato a 23 anni, il classe 2000 è pronto al grande salto. Nonostante sia nato a New York, ha però il passaporto europeo, quindi un suo eventuale arrivo non andrebbe a riempire gli slot dedicati agli extracomunitari.
Altro figlio d’arte, adatto ai bianconeri, potrebbe essere Kephren Thuram, fratello di Marcus e figlio di Lilian. Quest’ultimo è un classe 2001: gioca in mezzo al campo con intelligenza e concretezza.
Sarebbe ideale un suo arrivo in bianconero per prendere il posto di Leandro Paredes, che tornerà a Parigi dopo la stagione assolutamente deludente di Torino.
Per concludere, in avanti si monitoria un attaccante che non è ne francese (di nazionalità e campionato) e ne tantomeno figlio d’arte: il georgiano Georges Mkautadze, punta che ha siglato 23 reti e 8 assist con il Metz in serie B francese è un classe 2000, interessante per il progetto futuro di Massimiliano Allegri che, però, tenendo Vlahovic e riscattando Milik e Kean gli ha difatti praticamente chiuso le porte in faccia.