Juve, il futuro si costruisce in casa: le nuove stelline della Next Gen per Allegri

Juventus, le nuove stelline della Next Gen rendono roseo il futuro del club: Fagioli e Miretti le certezze, i talenti pronti ad esplodere

La Juventus delle spese folli è finita. D’ora in poi il nuovo corso della società bianconera sarà incentrato sulla sostenibilità, con acquisti da effettuare solo dopo aver incassato somme per le cessioni. Un discorso, questo, che ha maggior valore soprattutto in questa estate, quando il bilancio del club dovrà far fronte anche ai mancati introiti derivanti dalla non qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Max Allegri futuro Juve
Juventus, il futuro del club è in casa (Ansa Foto) – Tvplay

Eppure la Juventus ha tutte le armi per far fronte a questa situazione. Il suo futuro ce l’ha addirittura in casa, con un progetto nato cinque anni fa. Il club bianconero è stato il primo – e, finora, l’unico – a sfruttare il regolamento sulle seconde squadre, con la creazione della Under 23, oggi Next Gen.

La seconda squadra del club, che disputa il campionato di Serie C, sta crescendo e la Juve sta allenando in casa i campioni di oggi e del domani. E così la programmazione parte anche e soprattutto dalla loro valorizzazione, perché al momento è di circa 200 milioni il tesoretto creato dal club.

Juventus, Fagioli e i suoi “fratelli”: quanti talenti in rampa di lancio

Giovani talenti, dicevamo, che dal punto di vista tecnico hanno già arricchito la prima squadra. Basti pensare all’ultima stagione; Allegri ha fatto fronte ai tanti problemi fisici dei suoi titolari puntando proprio sui ragazzini terribili della Nex Gen.

E così Fagioli è diventato un titolare a tutti gli effetti, proprio come Miretti; il primo ha totalizzato 37 presenze in stagione, 40 invece per Nicolò. Ed i due si cndidano ad essere i rinforzi della prossima stagione, con un anno di esperienza in più sulle spalle.

Juventus futuro
Nicolò Fagioli, uno dei talenti esplosi nella Next Gen (Ansa Foto) – Tvplay

Alle spalle dei due centrocampisti, però, è lunga la nidiata; a quota 19 apparizioni Soulé, mentre il giovane esterno inglese – finito nel mirino dei club della Premier – Iling-Junior ne ha collezionate 18 di presenze. Fermi, invece, a 5 e 4 apparizioni Barrenechea e Barbieri. Si tratta di giocatori nati tutti tra il 2001 ed il 2003, di fatto il futuro della Juve.

Se puntare nuovamente su di loro oppure cederli per fare cassa e dare ossigeno al bilancio spetterà poi al tecnico ed alla dirigenza; ma di certo c’è che torneranno alla base anche i giovani ceduti in prestito nella scorsa stagione. Da Rovella – perno del Monza – a Cambiaso, la scorsa stagione al Bologna fino a De Winter, di stanza ad Empoli. Senza dimenticare i “più esperti” Ranocchia, Nicolussi Caviglia ed Aké.

Il futuro della Juve è decisamente roseo, perché in rampa di lancio vi sono anche il centrale Dan Huijsen, il tedesco Kenan Yildiz, che non tradisce le sue origini turche, ed il belga Nonge, titolarissimi della Nex Gen ai quali si potrebbero aggiungere il 2002 Riccio ed il 2003 Turicchio, fresco di secondo posto al Mondiale U20.

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