Giuntoli sempre più lontano da Napoli: De Laurentiis lo libererà per raggiungere la Juve. La sensazione è che non si arrivi a mercato chiuso.
Da Carlo di Borbone a Rudi da Nemours. La Reggia di Capodimonte ne ha visti di incontri fondamentali per la storia di Napoli e non solo: anche per questo De Laurentiis l’ha scelta come sede ufficiale della presentazione di Rudi Garcia. Un punto di ripartenza. Questo voleva essere – ed è stato effettivamente – l’annuncio dell’allenatore. C’erano tutti, meno qualcuno: Giuntoli. L’ormai ex Direttore Sportivo del Napoli non si presenta: il prefisso davanti la qualifica non è casuale.
L’uomo agisce da separato in casa e accetta le conseguenze di un destino inevitabile. Ancora sotto contratto, ma quella di Castel Volturno è una realtà che non sente più sua. Preferisce la Continassa, non è il primo che passa da Napoli a Torino (sponda bianconera). Questo addio, tuttavia, fa più male: Giuntoli ha creato il Napoli dello Scudetto, ma ancor prima ha dato vita a una filosofia di vita che il Napoli ancora oggi si porta dietro. Quella della programmazione e del lavoro.
Giuntoli via da Napoli: addio sempre più vicino, la mossa del DS
Non che i dirigenti prima di lui fossero dei lavativi, ma Giuntoli ha saputo fare di necessità virtù: mettere insieme un organico vincente quando i mezzi a disposizione erano diversi e meno a portata di mano. È tempo di voltare pagina, un nuovo capitolo che passa dal mercato e da una separazione inevitabile. Per questo la riconoscenza sarà nel rompere il contratto anticipatamente. Senza clausole e cavilli, ciascuno per la sua strada. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, per dirla in maniera netta e solo parzialmente divisiva.
Il Napoli non si dimenticherà di Giuntoli e viceversa, ora è il momento di prendere strade diverse confidando in qualche incrocio. Nella speranza che non sia troppo doloroso. Il Napoli cerca un nuovo DS, mentre Giuntoli cerca di rimettere insieme i pezzi. La distanza che lo separa dalla Continassa è sempre meno lontana. Perchè la lontananza può far dimenticare chi non s’ama, ma nessuno dimentica il lavoro fatto. La professionalità è più longeva di qualunque patto d’amore.