Napoli pronta ad accogliere la nuova era francese, dando un nuovo slancio per quello che potrebbe essere un ciclo vincente e duraturo.
Dopo il biennio di Spalletti, la città di Napoli, i suoi tifosi e il club sono pronti ad iniziare una nuova avventura. Un nuovo ciclo ma questa volta tutto in francese con Rudi Garcia. Una visione diversa, una modalità differente rispetto al tecnico toscano anche se con altrettanta esperienza internazionale e ottima gestione del gruppo e ottimi risultati. Sono passati esattamente quindici giorni dalla festa scudetto e ora si apre un nuovo ciclo.
Un qualcosa di nuovo, che porta un po’ di malinconia visto che ci si sarebbe aspettato ancora Spalletti su quella panchina. Così non è stato e ora tocca pensare al presente e al futuro degli azzurri. D’altronde, lo stesso Garcia ha dimostrato di essere già stregato dalla città: “Il primo regalo è quello di essere qui a Napoli. La cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni. Vorrei salutare i tifosi e ringraziarli per l’accoglienza e fare i complimenti alla squadra e a De Laurentiis per quello che hanno fatto l’anno scorso. Quando ho visto le bandiere e gli striscioni mi sono reso conto che la città è fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questa cosa succeda anche in futuro. Il sogno è vincere trofei“.
Napoli, inizia l’era Garcia
Ma cambiare allenatore dopo aver vinto uno scudetto, quanto può essere controproducente? Ragionando in maniera razionale, una squadra come il Napoli, per quanto possa essere forte, non ha la certezza di potersi ripetere nella prossima stagione. Certo, tutto può accadere e con Spalletti in panchina, magari la certezza poteva essere leggermente più alta. Poteva però anche esserci il rischio di fallire miseramente come ha fatto il Milan in questa stagione. Perché? Perché a volte ci può essere anche un leggero appagamento che, l’allenatore che ha portato alla vittoria, non sempre riesce a togliere dalla testa dei calciatori.
Con un nuovo allenatore invece, assicurandosi di riuscire a condurre la squadra quasi alla stessa maniera della precedente gestione, ci potrebbe essere la possibilità di puntare su nuovi obiettivi, partendo proprio dallo scudetto vinto. Insomma, è tutto un gioco mentale che potrebbe consentire agli azzurri di mantenere vivo e vincente il ciclo avviato con Luciano Spalletti.
D’altronde, proprio su questo argomento, nella conferenza stampa di presentazione Rudi Garcia è stato molto chiaro: “Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. Questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a ognuno di loro, però quando si comincerà la nuova stagione, la preparazione, si riparte da zero. È molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza il collettivo si può arrivare a grandi traguardi. I calciatori da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Questa fiducia, anzi, deve servire a rimanere umili. Ci sarà tanto lavoro“.
Dunque, accantonare la gloria per quanto si è fatto e vedere lo scudetto come un punto di partenza per continuare a crescere, a migliorare per poter conquistare altri trofei ed essere all’altezza delle ambizioni della piazza.