Massimo Donadio, ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“LA PROGRAMMAZIONE È UN’INVENZIONE GIORNALISTICA, ALLEGRI HA SEGUITO UN DIKTAT” – “Giudicare un allenatore che ha vinto 6 Scudetti e ha fatto due finali di Champions League è abbastanza complicato, non credo di averne neanche i requisiti. La considerazione che faccio sempre è che la Juventus non può permettersi di programmare, per cui cercare di capire quella che può essere la visione di dove desideri arrivare la società è qualcosa di complicato. Io non ricordo di aver mai visto la Juventus di Allegri giocare bene, ma vinceva i campionati quindi i tifosi erano felici. Ora ci sono tutti i discorsi sul giocare bene, propositivo, ma bisogna ricordarsi che prima del tiki taka di Guardiola lo stesso tiki taka era molto criticata, si diceva che non servisse a nulla. Bisogna quindi ricordarsi le parole espresse in determinati momenti. Poi sui singoli bisogna vedere i contesti in cui vengono inseriti, a Madrid quando comprarono Modric i tifosi fecero raccolta firme per mandarlo via, Salah fu quasi scartato dalla Roma perché faceva il quinto di destra, ci sono tanti esempi. Andrei molto piano nelle valutazioni, il calciatore può avere delle qualità ed essere funzionale a un certo tipo di gioco. La Juventus non può programmare, altrimenti avrebbero tenuto Sarri. Quest’anno ha quattro difensori normalissimi ed è stata una delle migliori difese del campionato, sono Marusic, Romagnoli, Casale e Hysaj, non Van Dijk o altri. La programmazione è un po’ un’invenzione giornalistica, per raccontare ai tifosi che c’è qualcosa di nuovo, ma tempo quattro partite che vanno male e vedete dove va a finire la programmazione. Allegri ha fatto tante formazioni diverse, non so cosa sia successo, credo che sia stato allineato con il pensiero della società, ha fatto quello che gli ha chiesto la società, il caos in qualche modo alla società Juventus serviva. Uno può essere anche poco preparato o in confusione, ma cambiare continuamente assetto tattico e calciatori credo sia stato un allineamento alla volontà della Juventus. Non penso sia impazzito Allegri, credo abbia seguito un diktat”.
“VLAHOVIC ALLA LAZIO FAREBBE 50 GOL, IL NAPOLI PRENDA CHIESA” – “Penso che Vlahovic, nonostante io non sia un suo grande estimatore, calcisticamente parlando è in grado di fare quattro cose, ma all’interno di uno schema funzionale come quello di Italiano poteva fare molto bene. Sono convinto che, se dovesse andare alla Lazio potrebbe fare molto bene anche con Sarri. Quello che può fare meglio è il dai e vai. La Juventus giocando con Kostic tendeva invece a mettere la palla al centro e poi era un speriamo che me la cavo come diceva qualcuno. A Napoli se De Laurentiis avesse le potenzialità per prendere Chiesa lo prenderei, con tutto il rispetto per Politano e Lozano, ma Chiesa farebbe comodo, sono giocatori che hanno delle doti. La differenza poi la fa il contesto. Italiano ha fatto fare più di dieci gol a Cabral, Vlahovic se va alla Lazio ne fa 50, perché è funzionale, Osimhen se va alla Lazio invece ha gli stessi problemi di Immobile. Se Osimhen va all’Inter ne fa 100. Alla Juventus mettono dieci palloni in area a partita e Osimhen di testa è bravo. Alla fine, bisogna far valere le potenzialità del giocatore”.
“DE LAURENTIIS HA CONTATTATO ANCHE THIAGO MOTTA” – “De Laurentiis sapete benissimo che è un presidente fantasioso, cercare di capire il suo pensiero è complicato, servirebbe il miglior Freud. Ho saputo da fonti abbastanza sicure che ha avuto un incontro con Thiago Motta, ma il tecnico ha rifiutato. Conosciamo tutti la personalità del presidente, non è neanche molto facile trovare l’equilibrio giusto con lui, nonostante sia una persona che per il Calcio Napoli ha fatto tanto, ha vinto lo Scudetto. Se già era inavvicinabile prima figuriamoci ora, si crederà forse Dio. Però è normale e naturale, ha fatto qualcosa di clamoroso. Ho sempre pensato che Giuntoli non sarebbe andato via. Non dico che sarebbe stata una scelta sbagliata, andare a fare il ds alla Juventus non è cosa da poco. Dopo tanti anni, però in cui ha lavorato per costruire il Napoli godersi un paio di anni di serenità è la scelta più azzeccata, spesso ci si ritrova a rincorrere fama e denaro e ci si ritrova magari in ambienti che possono creare problemi. Sono contento per l’uomo, da direttore sportivo capisco l’ambizione”.
“JUVENTUS FORSE COINVOLTA IN UN DISEGNO PIU’ GRANDE” – “Per la UEFA attenderei. Non so per quale motivo l’altro giorno per dire De Jong si è scagliato contro la UEFA sulla Nations League, contro Ceferin. Il Real Madrid e il Barcellona si sono scagliate contro la Liga. Ho la sensazione che ci sia un disegno un po’ più ampio. I punti tolti, poi dati, poi tolti, la Conference, non la Conference, credo che il caso non esista, ma che si crei lo spazio per qualcuno di importante per fare qualcosa. Sul Napoli ho sentito qualche voce di qualche indagine in merito all’affare Osimhen, ma le stesse voci parlano al massimo di un’ammenda. Ne ha parlato un giornalista molto vicino alla Società Calcio Napoli”.
“DE KETELAERE CAMBI ESPRESSIONE, GIA’ COSI’ NON ESPRIME FANTASIA” – “Dispiace perché è un caro ragazzo, però non riesco a trovare una collocazione a De Ketelaere. Con tutto il rispetto che ho per Paolo Maldini, va considerato che Adli, De Ketelaere, giocatori costati molto e che hanno inciso negativamente sulle casse del Milan. Prima dello Scudetto di Pioli qualcuno si dimentica che si voleva fosse firmato Rangnick. Spesso la memoria è corta, bisogna giudicare i ds in base a ciò che hanno fatto. Con la storia ci scriviamo i libri non facciamo il presente. Come ds ha avuto molta fortuna, non grandi capacità. Su De Ketelaere mi sono permesso di dire che andava fatto qualcosa per cambiare la sua espressione sul volto, è monoespressione. Il suo ruolo dovrebbe essere manifestazione di fantasia, la sua espressione già non manifesta fantasia. Magari altrove con meno pressione avrebbe potuto rendere di più, non l’hanno fatto giocare. A me basterebbe già vederlo con un’altra espressione”.
“A SENIGALLIA PARTITA DEL CUORE PER GLI ALLUVIONATI” – “Mercoledì a Senigallia c’è la partita del cuore per gli alluvionati, per donare trovate i numeri ovunque, partecipate, se possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo facciamolo. Ci sono persone che ancora oggi soffrono e subiscono le conseguenze di un disastro importante”.