L’Italia vince la finalina per il 3° e 4° posto di Nations League: gli Azzurri di Mancini vanno subito in vantaggio, non bastano Bergwijn e Wijnaldum.
Il terzo posto per ripartire. Mancini vuole arrivare almeno sul podio e ce la fa in Nations League, contro l’Olanda è 3-2 per gli Azzurri: decisivi Frattesi e Dimarco, Chiesa chiude la partita dopo i gol della speranza olandese con Bergwijn e Wijnaldum. La vittoria è sinonimo di risveglio e rivoluzione. Due termini che non tornano a caso nell’immaginario azzurro: uno sguardo ai numeri sottolinea che l’Italia ha perso soltanto 3 delle 23 sfide contro l’Olanda per una percentuale pari al 13% del totale.
Soltanto la Bulgaria ha subito meno contro gli Orange. Segno che Mancini teneva a questa sfida che segna – in tutto e per tutto – un punto di ripartenza. Uniti si vince, anche con qualche azzardo. Non a caso, infatti, abbiamo visto un gruppo più giovane. Soprattutto in attacco: il tridente Retegui, Gnonto, Raspadori funziona ma merito anche a Frattesi e Dimarco, tra gli altri, quelli che hanno inciso maggiormente e incideranno ancora sul mercato. I loro nomi sono quelli più in voga per la sessione estiva.
Plauso anche a Chiesa che ritrova il gol dopo una stagione non semplice complice anche il rientro dall’infortunio. Di fronte un’Olanda affatto ridimensionata con dentro un pizzico di Serie A: Wijnaldum ritrova l’Italia dopo una stagione altalenante con la Roma che non l’ha visto fra i protagonisti. L’olandese ha lasciato i giallorossi con più rimpianti che possibilità. Quelle che, invece, hanno avuto gli azzurri nell’arco dei 90 minuti. Mancini aveva detto: “La rivoluzione è in atto, giocheremo con i giovani e con nomi nuovi”.
In effetti ha mostrato tanta voglia di rinnovare: “Giocare insieme aiuta a conoscersi”, altra frase importante che il Commissario Tecnico applica in campo. Quella contro l’Olanda, infatti, è un’Italia più affiatata rispetto a quella vista con la Spagna dove più di qualcuno aveva la testa altrove. Questo test prima delle vacanze ha dato buone speranze in vista di settembre: l’Europeo si avvicina, ma le idee sono più chiare. Un’Italia più forte di tutto, anche del VAR che prima convalida e poi annulla – dopo un check approfondito – il gol del possibile 3-2 olandese con Weghorst. A segnare nel finale è proprio l’ex Roma Wijnaldum: un 3-2 confermato in extremis che non mina le (poche) certezze degli Azzurri.
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