Morte Berlusconi, il ricordo struggente di Galderisi: “Lascia un vuoto…”. L’ex attaccante campano fu uno dei primi colpi di mercato dell’ex patron del Milan
Da qualche ora non si parla d’altro. Il calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Silvio Berlusconi, deceduto a ottantasei anni dopo una lunga e sofferta malattia. L’ex imprenditore e presidente del Milan ha caratterizzato, comunque la si pensi, un’epoca del nostro Paese e del sistema calcio. tanto che ad oggi resta il proprietario più vincente in assoluto nella storia dello sport più amato dagli italiani. E non è un caso che dal momento in cui si è avuta la notizia del decesso, i tifosi rossoneri hanno iniziato a tributare il loro affettuoso omaggio all’uomo che ha cambiato la storia del club meneghino.
In queste ore tantissimi ex giocatori, tecnici e dirigenti lo hanno voluto rendere omaggio al loro presidente con un aneddoto o un pensiero affettuoso. Tutti gli ex campioni del Milan hanno affidato a vari organi di stampa un proprio personale ricordo. Tra questi anche Giuseppe Galderisi, ex centravanti campano che dopo aver vinto scudetti con Juventus e Verona e diventato titolare fisso nella Nazionale di Enzo Bearzot, nell’estate del 1986 fu uno dei primi grandi acquisti di Silvio Berlusconi. Galderisi arrivò insieme a Giovanni Galli, Dario Bonetti, Daniele Massaro e Roberto Donadoni gettando le basi della super squadra che conquistò l’Italia e l’Europa alla fine degli anni ottanta.
Morte Berlusconi, il ricordo struggente di Giuseppe Galderisi: commozione tra i tifosi
E proprio Galderisi ha voluto tracciare un ricordo della sua avventura al Milan che peraltro si concluse dopo soltanto una stagione. Al termine del campionato 1986-87 ‘Nanu’ lasciò il Diavolo per accasarsi alla Lazio di Gianmarco Calleri. “E’ stata una brutta notizia per tutti, il mio ricordo è di una persona affidabile, lungimirante e piena di energia. E aveva una dote che tutti dovremmo rubargli, l’umiltà e l’ambizione di arrivare in alto“.
“Una volta la sera prima di una partita a Barcellona prese sottobraccio me e Donadoni e ci confidò quali fossero i suoi progetti per il Milan. Voleva che il Diavolo diventasse la squadra più forte del mondo. Aveva una carica pazzesca, ed era uno dei presidenti più generosi che ci siano mai stati nel mondo del calcio. Il calcio forse non era il suo forte, ma imparò in fretta. Porterò con me i suoi insegnamenti. Lascia un vuoto incolmabile, Berlusconi è la storia del calcio“.