Il Milan piange la scomparsa del presidente che ha reso il club una super potenza calcistica e accarezza l’idea di una proposta storica.
La scomparsa di Silvio Berlusconi ha logicamente fatto muovere tanti mondi per rendergli omaggio. Una delle sue “creature” più di successo è stata senza dubbio il Milan, preso in un momento di grande crisi e portato sul tetto del mondo del calcio a dominare per decenni la scena con una serie di successi che hanno reso l’imprenditore lombardo il presidente più vincente della storia del calcio. Un segno indelebile, anzi il più indelebile, che quindi merita una considerazione particolare, specialmente all’indomani di decisioni importanti.
Esiste una storia del Milan prima, durante e dopo l’avvento di Silvio Berlusconi. Quando il presidente più importante della storia del club rossonero ha rilevato il club, la squadra aveva già vinto in Italia e in Europa, ma i ricordi di quei successi erano decisamente sbiaditi, la tv era in bianco e nero e l’avvenire appariva tutt’altro che roseo.
Dal 1986 però è cambiato tutto, sono arrivati i campioni, messi agli ordini di Arrigo Sacchi, tante persone con una visione comune: il successo e la rivoluzione di uno sport. Missione compiuta a suon di pagine di storia scritte e che ancora oggi riecheggiano come leggenda. Inoltre con 29 titoli in 31 anni di presidenza Berlusconi è nella storia del calcio come il presidente più vincente di sempre, affermandosi come un autentico monumento in quest’ambito. Uno status che il Milan ora sta valutando se rendere a tutti gli effetti eterno.
In questo momento la situazione del Milan è molto particolare e l’appeal del club agli occhi dei suoi stessi tifosi è a dir poco precipitato dopo la vicenda legata all’uscita dal club di Paolo Maldini. A nulla sono valse anche le voci che parlavano di una possibile chiamata di Zlatan Ibrahimovic nel ruolo di team manager, per provare a far fare pace alla nuova proprietà con i tifosi dopo aver di fatto calpestato la storia del club ci vuole ben altro.
Ecco quindi che con il progetto stadio in corso e con la sua realizzazione posta come priorità assoluta, si fa strada un’ipotesi affascinante. Per alcuni la scelta era scontata, ma in realtà questa decisione potrebbe essere tutt’altro che banale. Intitolare il nuovo stadio del Milan a Silvio Berlusconi potrebbe quindi essere il ringraziamento eterno con cui il club può omaggiare il suo presidente più vincente.
Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il business, che come ben sappiamo è molto caro agli americani, quindi anche agli attuali proprietari del Milan. RedBird quindi dovrebbe scegliere se cedere al romanticismo di intitolare lo stadio all’ex presidente rossonero, piuttosto che accettare i soldi di un main sponsor, che però darebbe anche il nome all’impianto, come accade già per Juventus, Sassuolo, Atalanta e lo stesso Monza. Come in ogni cosa però esistono sempre le eccezioni e le scelte effettuate col cuore, come dimostra il Napoli, che non ci ha pensato due volte ad intitolare il proprio stadio a Diego Armando Maradona, congedando dopo anni il nome San Paolo. La palla ora passa a Gerry Cardinale, spetterà a lui l’ardua sentenza.
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