Fabrizio Biasin, giornalista di “Libero”, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“INCONTRO TRA INZAGHI E L’INTER PER CAPIRSI, ORA IL TECNICO HA UN PESO DIVERSO” – “In questo momento è ancora in corso, o forse terminato da poco, l’incontro tra Inzaghi e la dirigenza. Il vertice è molto importante, per qualcuno è solo questione di rinnovare il contratto a Inzaghi. In realtà le cose sono diverse, le parti devono ragionare su cosa si vuole fare sul mercato. La chiacchierata di oggi serve per capire se tutti vogliono andare nella stessa direzione, se qualcuno va in una direzione diversa non dico ci sia rischio scontro, ma quantomeno bisognerà riaggiornarsi. Inzaghi al terzo anno non dirà che si può fare quello che si vuole, ma dirà che per tornare a fare una grande Champions serviranno questo, questo e questo. Non magari il giocatore più forte del mondo, ma almeno le caratteristiche. Se dall’altra parte arriverà l’alt perché non c’è una lira è un conto, se invece dall’altra parte ci sarà un’apertura un altro. Io credo e spero si andrà avanti tutti assieme, perché c’è una buona base e una bella volontà. Però se due anni fa Inzaghi era spettatore ora il peso è diverso, non è un incontro solo per rinnovare il contratto, ma per capirsi”.
“INCONTRO ODIERNO IMPORTANTE” – “Non amo creare casi, preferisco di solito fare un passo indietro, però so quello che dico. Oggi è importante. Da una parte c’è chi vuole che all’Inter venga garantito un futuro importante e non è così semplice. Un conto è se ci sono miliardi da spendere, un altro se invece bisogna contare i centesimi”.
“LAUTARO DOVEVA PROVARE IL TUNNEL” – “Non sono d’accordo con chi dice che doveva essere più generoso, non era così semplice passarla né a Brozovic né a Lukaku, quello che poteva fare meglio è la conclusione. Ho pensato al tunnel vedendolo dalla tribuna stampa invece l’ha preso sulla gamba. Lukaku invece ha sbagliato, l’ha presa troppo precisa, doveva sporcarla un po’, ma detta dalla tribuna è semplice, in campo è più complicato. Lautaro nell’occasione non sbaglia la scelta, ma la giocata, era più facile metterla tra le gambe del portiere rispetto al passaggio. Poi sbagliare un’occasione ci può stare, è sbagliarne 50 che non ci può stare”.
“L’INTER NON È ARRIVATA PER CASO IN FINALE” – “Ad altissimi livelli è riuscito a stare all’altezza della squadra più forte del mondo, Guardiola ha riconosciuto al suo avversario di aver vinto una partita dove però il risultato poteva dire qualcosa di diverso. Nelle altre partite la vittoria era stata più netta. L’Inter torna a casa senza la coppa e questa è la cosa più importante, torna a casa con un’amarezza incredibile, ma forse la partita ha dimostrato che l’Inter non c’è arrivata per caso in finale”.
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