La Juve riparte dalle cessioni: Vlahovic e Kulusevski sbloccano il mercato, ecco cosa succede.
La Juventus ripartirà dalla Conference League e per questo può tirare un sospiro di sollievo; ironico, perché se l’avessero detto ad un tifoso bianconero a settembre si sarebbe messo le mani nei capelli.
Eppure il modo in cui l’ultima stagione dei piemontesi si è presto tramutata in un’altalena, ha portato il supporters della vecchia signora a custodire gelosamente anche l’ultimo piazzamento valevole per l’Europa.
Anche perché, come già ampiamente anticipato, adesso la palla passa alla Uefa, con Ceferin che deciderà se escludere la compagine di Massimiliano Allegri dalle coppe europee, oppure chiudere un occhio e far finta che niente sia accaduto.
Ed è principalmente per questo motivo che la Juve prima cederà e poi, eventualmente, si rinforzerà: se i bianconeri ci avevano abituato negli anni a chiudere gran parte del calciomercato a giugno, in modo da iniziare la preparazione quasi al completo, l’incertezza del futuro pone un grosso punto interrogativo sul domani dei top di reparto.
Juventus: il futuro riparte con cessioni e rivoluzioni
Sarà rifondazione-Juventus, molto probabilmente, perché anche se il numero uno della Uefa dovesse ammettere gli strisciati, comunque la competizione del caso sarà quella meno prestigiosa delle tre e potrebbe non bastare per tenere le pedine migliori.
Dusan Vlahovic, ad esempio, potrebbe perdere il sorriso, posto poi che non sia già sparito: la pubalgia è tornata e con lei i pesanti grattacapi che porranno in posizione di difficoltà l’imminente preparazione atletica.
Inoltre, l’aver fatto le vacanze a Mykonos con “mio fratello” (così lo ha definito lui) Jude Bellingham non ha aiutato: l’inglese sta vivendo tutt’altra situazione e il giovane centrocampista è reduce da un passaggio al Real Madrid che ha visto i Blancos investire oltre 100 milioni di euro.
L’agente dell’ex centravanti della Fiorentina, come riportato da “La Stampa” starebbe trattando con il Bayern monaco: se ci fosse margine per partire, è difficile che il serbo scelga di rimanere.
Ma non è tutto: la Gazzetta dello Sport parla degli occhi del Chelsea sulla punta, anche se i Blues paradossalmente oggi sarebbero un importante passo indietro, con i londinesi che non hanno centrato (loro sul campo) nessuna competizione internazionale.
Poi c’è la grana – Kulusevski: lo svedese rimarrebbe volentieri al Tottenham, ma gli Spurs lo terrebbero solo con uno sconto significativo. Per tale motivo, sul taccuino di Manna è scritto a caratteri cubitali in prima pagina l’obiettivo di passare l’inizio di settimana nella capitale inglese.
Con l’affaire-Vlahovic e l’eventuale partenza di Dejan si mettono le basi per il futuro della nuova Juventus, che passerebbe anche dai soldi della Premier League.
In conclusione, l’ennesimo bivio, in relazione al trequartista ex Parma: cosa fare? i bianchi di Londra hanno già speso 10 milioni di euro di prestito oneroso e al massimo possono arrivare a metterne sul piatto altri 20, raggiungendo quindi una cifra non superiore ai 30 milioni, per coprire il prezzo del cartellino.
Una cifra che i dirigenti bianconeri reputano inferiore al valore del giocatore, ma che se è l’unica possibilità per monetizzare con l’attaccante prelevato al tempo dall’Atalanta, allora è da fare: fosse cambiata la guida tecnica, probabilmente si sarebbe pensato di valorizzarlo in casa, ma con la conferma di Allegri, un ritorno alla vecchia signora suona quasi come un paradosso.