Erling Haaland è stato protagonista di un divertente siparietto con Mario Balotelli dopo la finale di Champions: la battuta è inaspettata.
Non poteva sognare di meglio Erling Haaland del suo primo anno al Manchester City, vincitore di uno storico “Treble”. La scorsa estate i Citizens hanno preso il bomber norvegese per conquistare la prima Champions League ed effettivamente ci sono riusciti. Nonostante non abbia segnato in finale, il classe 2000 è uno dei volti copertina di questo trionfo succeduto da un divertente siparietto avuto niente meno che con Mario Balotelli sul prato dello stadio Ataturk.
Alla fine l’Inter è riuscito a contenere Erling Haaland, il pericolo numero uno della finale di Istanbul, ma alla fine il risultato è stato ugualmente amaro. Alla corazzata di Guardiola è bastato un gol di Rodri per sconfiggere i nerazzurri e salire sul tetto d’Europa chiudendo nel migliore dei modi una stagione indimenticabile.
Un’emozione incredibile per tutti i giocatori, compreso Haaland che, a dispetto del suo fisico da gigante, ha solamente 23 anni e ha vissuto una favola in questi mesi. A giochi fatti l’ex Dortumund si è guadagnato il titolo di capocannoniere sia in Premier League che in Champions League segnando la bellezza di 52 gol in 53 partite tra tutte le competizioni.
A Istanbul per assistere alla finale di Champions League c’era anche Mario Balotelli, chiamato con altri ex giocatore a commentare la partita per la “CBS”. Una presenza speciale quella di Super Mario che, al termine della partita, ha avuto un simpatico scambio di battute con Haaland, da bambino tifoso dell’attaccante azzurro.
Negli ultimi anni Manchester è sempre più azzurra, i colori sociali del City che si è preso la scena al posto dello United. Il passaggio di consegne è arrivato indicativamente quando in panchina c’era Roberto Mancini e in campo un certo Mario Balotelli, autore dell’assist per il gol del titolo di Aguero.
In Inghilterra Super Mario è diventato subito un idolo dei tifosi, anche dei più piccoli come Haaland che, influenzato dal passato da calciatore dei Citizens di suo padre, amava quella squadra. Tanto da indossare la maglietta durante gli allenamenti in Norvegia ma non una qualunque, bensì quella dell’azzurro con il suo inconfondibile 45. Un ricordo d’infanzia, fatto riemergere attraverso un curioso filmato mandato in onda dalla regia, che ha fatto strappare in diretta più di qualche risata dopo la confessione del norvegese: “Penso di avere ancora quella maglietta a casa. Ho amato il tuo gol nel derby all’Old Trafford”.
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