Sampdoria, Ferrero rientra dalla finestra: come vuole “controllare” il club

Sampdoria, Ferrero passa la mano a Radrizzani e Manfredi però non molla la presa: il piano per “controllare” il club dall’interno.

La Sampdoria prova a risorgere dopo essere caduta in basso, un punto da dove probabilmente non si poteva nemmeno vedere un futuro. Avvenire salvato da Radrizzani e Manfredi, ma ora bisogna formalizzare ogni cosa. Il 20 giugno prossimo è la deadline fissata per immettere il capitale necessario che allontana il fallimento e permette alla società blucerchiata di ricominciare dal campionato Cadetto. Una scelta necessaria se la squadra vuole ancora continuare ad avere una storia, possibilmente senza la presenza di Massimo Ferrero che punta tuttavia a rimanere nei meccanismi blucerchiati.

Il presidente
L’ex Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero (Tvplay.it)

Com’è possibile restare nel CDA? Il Consiglio d’Amministrazione è fissato per il 16 giugno data in cui i membri si riuniranno per dare vita al nuovo organico blucerchiato. L’entourage doriano è fatto anche di diverse società comproprietarie che dividono gli utili, tra cui Holding Max e Ssh Holding. Ferrero punta a mettere suoi uomini di fiducia, uno o più a seconda dei casi, per monitorare ancora le attività del club.

Sampdoria, Ferrero non molla: la strategia dell’ex Patron

Il Consiglio d’Amministrazione che andrà a formarsi, pertanto, sarà tiratissimo: i nomi su cui prestare maggiore attenzione sono tre. Massimo Ienca, Antonio Lenti e Fabio Toso, uno dei quali potrebbe essere presente nelle prossime manovre della società. Tutto è rimandato successivamente rispetto al potere decisionale che influirà a seconda delle specifiche che saranno successivamente stabilite. I paletti sono chiari e Ferrero attualmente non gode di una buona reputazione all’interno degli equilibri blucerchiati.

Sampdoria penalizzazione
Massimo Ferrero (TvPlay.it)

Radrizzani e Manfredi sono i capostipiti di questa nuova crociata, ma non dimenticano il recente passato pertanto l’opera di persuasione di Ferrero – anche se per interposta persona – dovrà essere molto convincente. Il tempo stringe e le priorità sono altre, soprattutto rispetto alle esigenze dell’immediato futuro che non permettono esitazioni. Nè tantomeno diatribe interne che potrebbero minare la stabilità di equilibri fin troppo delicati.

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